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Cronaca

Folgorato dai fili del treno, Andrea Gresele è stato dimesso dall'ospedale

Il 18enne vicentino, giovane talento della primavera del Verona, finito in rianimazione per una bravata, proseguirà a domicilio la convalescenza, cui seguiranno le fasi successive del percorso riabilitativo

Incubo finito per Andrea Gresele, il 18enne di Isola Vicentina rimasto folgorato dai fili del treno dopo essere salito su un vagone del treno alla stazione di Porta Vescovo a Verona nella notte tra il 6 e il 7 febbraio. Il giovane calciatore, difensore della Primavera dell'Hellas, era stato ricoverato all'ospedale Borgo Trento del capoluogo scaligero e operato per un edema cerebrale. Domenica 14 febbraio il ragazzo è poi uscito dal coma farmacologico mentre nella giornata di oggi è stato dimesso dall’ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar per fare ritorno a casa. 

A comunicarlo la stessa società Hellas Verona FC, specificando che Gresele, dopo gli incoraggianti responsi della prima fase riabilitativa che non ha rilevato significativi deficit motori e cognitivi, e proseguirà a domicilio la convalescenza, cui seguiranno le fasi successive del percorso riabilitativo. 

«È un giorno speciale e di grande gioia per tutto il Club - commenta il Presidente della società Maurizio Setti -. Siamo contenti per Andrea, per la sua straordinaria famiglia, che ha affrontato il difficile momento con grande determinazione e pari lucidità, ma anche per le tante, tantissime persone che si sono strette attorno ad Andrea, ai suoi cari e all’Hellas Verona. Noi ci siamo messi a disposizione del ragazzo, della famiglia e di chi lo ha preso in cura. Niente di straordinario, ci siamo fatti anzitutto condurre dalle ragioni del cuore: Andrea è uno di famiglia, della nostra, grande famiglia dell’Hellas, e continueremo a stargli accanto».

«Aspettavamo questa meravigliosa notizia da tempo, e con grande fiducia – aggiunge Massimo Margiotta, Responsabile del Settore Giovanile gialloblù -. Andrea si è sempre distinto, non solo in campo, per la grande tenacia. E’ un ragazzo che si è fatto voler bene da tutti, e non solo all’Hellas e a Verona. Sin dai primissimi giorni e in tutte queste settimane, difficilissime da gestire dal punto di vista emotivo, abbiamo ricevuto una quantità impressionante di attestati di solidarietà, di vicinanza e di affetto. Tutto il mondo del calcio – dalla Serie A alle categorie minori - ha avuto un pensiero per Andrea. Posso solo dire grazie, con tutto il cuore e con profonda gratitudine, anche a nome di Andrea e della sua famiglia».

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