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Cronaca

Fashion game a Vicenza: vincono quattro studenti del Montagna

Vincitrice della seconda edizione del concorso organizzato da Confindustria e Confartigianato è stata quindi decretata la squadra “One Way B.A.C.I.”, composta da Susanna Rigoni, Chen Wu, Lutfije Nezha, Mahfuz Ali dell'istituto berico

Per il secondo anno consecutivo “Fashiongame” (www.fashiongame.it), progetto promosso dalle Sezioni Moda di Confartigianato e Confindustria Vicenza con il sostegno della Camera di Commercio, si è confermato essere molto di più di un semplice concorso per gli Istituti Superiori a indirizzo Moda e Artistico della provincia di Vicenza. Ha infatti evidenziato attraverso la sua formula di gioco-competizione, la sua valenza formativa per gli studenti impegnati a confrontarsi su un percorso completo dove esaltare idee, progettualità, impegno, ma anche le capacità realizzative, proprie dell'attività manifatturiera industriale e artigianale del comparto moda.

Pensata con l'obiettivo di valorizzare la formazione e la cultura d'impresa per garantire il futuro del sistema moda vicentino e veneto, la “sfida” delle squadre partecipanti, è arrivata al suo traguardo con la proclamazione dei vincitori avvenuta oggi (giovedì 29 maggio) all’Auditorium “Fonato” di Thiene, di fronte a una platea gremita di studenti e insegnanti. Tema di questa edizione è stato “Mixing”, inteso come un mix di generi, una vera e propria fusione di materiali, di idee, di colori e di forme come un “circo contemporaneo” che porta una ventata di aria fresca nello “spettacolo della moda”. E le 11 squadre in gara hanno saputo tradurre questo tema in idee, immagini e prodotti che sono stati espressione di modi di pensare, di vedere, di culture e tradizioni diverse.

A dare ulteriori stimoli ai giovani studenti in platea sono stati il presidente della Categoria Moda di Confartigianato Stefano Stenta e la past president della Sezione Moda e Tessile di Confindustria Vicenza Manuela Miola, assieme a Marcella Bellocchio, curatrice del progetto, sollecitando una riflessione sulla moda come sistema non solo economico, ma anche culturale e sociale insito nella storia del nostro territorio, dove i grandi marchi internazionale trovano un “tessuto” di competenze e relazioni unici e inimitabili. E, a proposito di imprese coinvolte da Confartigianato e Confindustria, hanno collaborato per questa edizione di “Fashiongame”, fornendo materiali o ospitando in azienda le squadre, le ditte Atelier Stimamiglio, Giemme Fashion, So.SisterS, Staff International, Zanetti Moda.

Otto le squadre finaliste, una proveniente dall’Istituto Montagna di Vicenza, tre dall’Istituto Garbin di Thiene e quattro all’Istituto Scotton di Breganze, che con impegno e creatività hanno percorso passo dopo passo tutto l’iter del “gioco” fino alla finale, presentando sul palco dell’Auditorium le proprie creazioni. A introdurre la premiazione vera e propria è stato l’ascolto del celebre discorso di Steve Jobs tenuto all'Università di Stanford nel 2005, presentato da Marcella Bellocchio come messaggio di incoraggiamento e di ringraziamento per tutti i partecipanti che, indipendentemente dal risultato, hanno svolto un percorso lungo - e, per certi aspetti, complesso - con impegno e passione. La commissione giudicatrice, composta da imprenditori di Confartigianato e Confindustria e dall’ideatrice del format, ha valutato tutte le fasi e ha selezionato al termine di tutti gli step la squadra vincitrice, ovvero quella che ha saputo rispondere meglio a tutti i requisiti, sapendo curare anche la parte di presentazione.

Vincitrice di questa seconda edizione è stata quindi decretata la squadra “One Way B.A.C.I.” (composta da Susanna Rigoni, Chen Wu, Lutfije Nezha, Mahfuz Ali) dell’Istituto Montagna di Vicenza, con la seguente motivazione: “Valori come merito e trasparenza e concetti come condivisione e intraprendenza non sono parole vuote oggi, anzi racconto di storie reali, di aziende che hanno avuto successo ieri e continuano ad averne oggi nel mercato. Questi stessi valori, uniti all’ispirazione, alla freschezza e alla forte motivazione, sono gli elementi che la squadra vincitrice ha dimostrato durante tutto il percorso”. La commissione ha apprezzato in particolare la determinazione nel credere al loro progetto e, infine, l’energia nel comunicarlo. Un lavoro, inoltre, che ha saputo esprimere le idee del tema principale “Mixing” e mettere in relazione la dimensione del fare con quella riflessiva, in un’ottica di produzione sia artigianale che industriale. A ogni componente del gruppo e all’insegnante referente, il professor Luigi Visonà, è andato in premio un iPad. 3

La giuria ha voluto inoltre attribuire una menzione speciale alla squadra “Crazy Girls” dell’Istituto Garbin di Thiene per “aver sviluppato un progetto con una speciale sensibilità nel tenere conto di una delle tematiche più urgenti del pianeta: la salvaguardia del pianeta stesso. Questa squadra ha applicato la propria creatività nel rispetto dell'ambiente, dimostrando una bellissima dote: la capacità di dare una seconda vita agli oggetti”.

A connotare la premiazione è stata anche la messinscena dell’abstract del progetto teatrale dal titolo "Tutto quello che sto per dirvi è falso", in cui l’attrice Tiziana Di Masi porta in scena il suo lavoro di "teatro civile anticontraffazione". Prodotto da La Piccionaia – I Carrara, è il primo spettacolo-inchiesta sul business dei "falsi", ed è sostenuto da Regione, Tavolo Sistema Moda Veneto e Associazioni dei consumatori per diffondere, a cominciare dai giovani, una cultura della legalità e trasmettere il senso del Made in Italy.

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