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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Torri di Quartesolo

"Salve, sono Cicinho" ma era una truffa per assegni in bianco

Un giovane sudamericano, con bellissima "fidanzata", "procuratore" e "guardia del corpo" al seguito, ha truffato due negozianti de "Le piramidi" per 4mila euro

Una truffa semplice quanto efficace, che fa leva sulla passione degli italiani per antonomasia, il calcio. I campioni non prendono le multe, se non in casi eclatanti, i campioni hanno le corsie preferenziali, i campioni devono solo avere il loro nome come garanzia. Sono idoli.

Un giovane ed aitante sudamericano ha deciso di approfittare di questo amore cieco, non solo italiano a dire la verità, per rifarsi il guardaroba e parco computer. Il ragazzo ha chiamato una bella ragazza, "la findanzata", un signore tarchiato con la classica pelata, "il procuratore" e un  palestrato, "il bodyguard" e così si è presentato in due negozi del centro commerciale "Le piramidi" di Torri di Quartesolo. "Buongiorno, sono Cicinho, il giocatore della Roma" è stata la chiave per entrare nelle grazie dei commessi.

In un negozio di abbigliamento la banda ha acquistato capi per 1.600 euro, pagando con un assegno che poi si è rivelato scoperto, mentre in un negozio di informatica ha acceso un finanziamento per 2.400 di merce, presentando carte che poi si sono rivelate contraffatte. Nessuna rata è stata pagata.

Cosa non si fa per compiacere un campione, anche se fasullo.

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