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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Arcigay Vicenza invita Donazzan a vedere lo spettacolo gender: "Offriamo noi l'ingresso"

Dopo la contestazione dell'assessore regionale alla scuola sulla visione di "Fa'afafine", interviene l'associazione lesbica e gay: "Le polemiche non aiutano a crescere", dichiara il presidente Mattia Stella

Arcigay Vicenza ringrazia l’assessore regionale Elena Donazzan per la notevole visibilità offerta a “Fa’afafine-Mi chiamo Alex e sono un dinosauro”. "Grazie alle prese di posizione di questi giorni, un numero maggiore di giovani ed adulti saranno spinti dalla curiosità verso un’opera che, attraverso il suo stile, parla del rispetto", dichiara il presidente di Arcigay Vicenza, Mattia Stella.

"Rispetto che si unisce alla commozione che lo spettatore prova per le vicende del piccolo Alex,- continua - un ragazzino alla scoperta della propria identità e che si confronta con le paure e i dubbi della sua età. Fa’afafine offre a tutti noi l’occasione di interrogarci su quella ricerca interiore e fisica che la vita ci impone. Apriamoci alla discussione e al confronto, le polemiche non aiutano a crescere. Invito inoltre l’assessore Donazzan a vedere con noi lo spettacolo. Arcigay è disposta ad offrirle il biglietto di ingresso”.

"Lo spettacolo pluripremiato di Giuliano Scarpinato ha il pregio di sapere affrontare, con sensibilità e delicatezza, il tema della identità valorizzando quella diversità che rende unica ogni individuo", conclude Stella.

Sulla questione si è espresso anche Enrico Peroni, segretario Pd di Vicenza città: "La libertà d'espressione è un diritto fondamentale di ogni essere umano, protetto dalla nostra Costituzione. In particolare la libertà d'espressione del mondo delle arti e della cultura è alla base per lo sviluppo e dell'evoluzione della società. La programmazione dello spettacolo Fa'afafine del prossimo 7 marzo al teatro Astra di Vicenza ha prodotto la reazione dell'assessore Donazzan che si è cimentata in un altro tipo di spettacolo: la censura preventiva".

"Noi democratici vicentini - conclude - siamo convinti che una istituzione culturale come il centro di produzione teatrale La Piccionaia sia una garanzia che vanta una proposta di alto profilo culturale e sociale. Per queste ragioni reputiamo ogni genere di censura pericolosa per la nostra comunità e ci batteremo in ogni modo a tutela della piena libertà dell'espressione artistica. In questo caso, come in ogni altro ci impegneremo a tutelare la libertà d'espressione". 

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