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Cronaca

"Il mio ex andava con i viados, ora ho paura dell'Hiv"

La storia è quella di Irina, il nome è di fantasia, a tutela del figlio minorenne, che credeva di aver trovato l'amore con un operaio dell'Ovest vicentino e, per un cellulare scambiato, è precipitata nell'inferno

Uno scambio di giacca e la sua vita felice, tanto da essere invidiata, è diventata un inferno. Che rischia di diventare ancora peggiore a causa della paura di aver contratto l'Hiv. Una nostra lettrice, dell'Europa dell'Est ma da anni residente in città, ci ha confidato la sua vicenda. 

VIADOS CON L'HIV: PAURA TRA I CLIENTI

L'INCONTRO "Ho conosciuto Marco (il nome è di fantasia), su un sito di incontri. Non è bellissimo, ma si descrive come una persona seria ed interessata ad una relazione duratura. Io sono poco più che 30enne, mio figlio è arrivato in Italia da più di un anno e, dopo aver fatto la badante, sono riuscita ad avere un bar mio, ma mi manca l'amore. Così mi dico "perchè no?" ed accetto il suo invito. Mi conquista subito con la sua gentilezza e fascino, in breve inizia una relazione. Mi presenta alla famiglia ed usciamo con i suoi amici, entra in confidenza con mio figlio, che gli si affeziona.

LA SCOPERTA Dopo alcuni mesi molto belli trascorsi assieme, cominciamo a fare dei progetti per vivere insieme. Insomma, dopo una vita di fatica e sacrifici, mi sembrava che la felicità si potesse toccare con un dito. Poi una sera, un cliente per sbaglio prende la giacca del mio fidanzato, con all'interno il suo telefono cellulare. In preda alla curiosità, ci da una sbirciata e, il giorno dopo, torna da me sconvolto: "Il tuo Marco è un "culattone", leggi i messaggi". Ovviamente l'ho fatto. E mi è crollato il mondo addosso. Quegli amici con cui andavamo a cene e matrimoni erano in realtà i suoi "compagni di avventure" nel frequantare i viados della zona. Fanno anche sesso tra di loro. Come se mi avessero tolto una benda dagli occhi, cominciano a tornarmi alla mente dettagli della nostra relazione, apparentemente insignificanti ma che ora assumono l'aspetto di inquietanti indizi: il suo guardare gli attori anzichè le attrici, la sua passione "originale" per le stoviglie e, a volte, le sue richieste di fare sesso a tre con altri uomini.

LA PAURA Di fronte a quei messaggi inequivolabili, lo lascio. Lui si dispera, fa intervenire anche la madre, mi riferisce un caso di abuso subito quando era bambino... alla fine, innamorata, cedo e lo perdono. Ma qualcosa si è inevitabilmente incrinato. I miei occhi si sono aperti e ciò che prima mi sembravano solo mie insicurezze, diventano fatti insormontabili per portatre avanti la relazione e chiudo definitivamente. Ora mi sto facendo aiutare da uno psicologo e lui ha già ripreso a contattare altre donne sullo stesso sito di incontri. Sto aspettando di sapere se le sue promiscuità sessuali mi hanno infettato con l'hiv. Questo è uno sfogo ma anche un avvertimento: state attente.

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