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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Un giro di nero incontrollabile: sgominata organizzazione da 200 milioni

La Guardia di finanza di Salò ha concluso l'operazione "Money for nothing": 89 persone arrestate, due bande specializzate, un'evasione stimata oltre i 200 milioni. Coinvolta anche Vicenza

Oltre 200 milioni di euro di evasione accertata, due associazioni a delinquere finalizzate a compiere reati tributari e 89 persone denunciate, soprattutto bresciani: è il bilancio dell'operazione 'Money for nothing' coordinata dal procuratore aggiunto Fabio Salamone e dal sostituto Antonio Chiappani, chiusa dopo tre anni di indagini della Guardia di finanza di Salò, in provincia di Brescia.

Molte le province italiane coinvolte: Bergamo, Verona, Milano, Novara, Vicenza, Udine, Treviso, Piacenza, Forlì Cesena, Cremona, Mantova, Genova, Pisa, Trento, Parma, Modena, Massa Carrara, Roma e Caserta. Un vorticoso giro di denaro che, dopo una serie di passaggi, tornava nelle mani delle imprese da cui inizialmente era uscito e che, sostanzialmente, non pagavano nulla o quasi, fruendo però dei benefici fiscali che derivavano dalle apparenti spese sostenute. Un sistema ben architettato e finalizzato, secondo gli inquirenti, a coprire un giro di 'nero' quasi incontrollabile.

Due le associazioni a delinquere che ricevevano pagamenti da varie imprese che operavano nel settore dei metalli, a fronte di apparenti acquisti effettuati, e successivamente ribaltavano il costo e l'Iva su altre aziende coinvolte nella frode, cioè vere e proprie cartiere intestate a prestanome nullatenenti che esistevano solo per emettere fatture fittizie (incassavano il denaro, lo prelevavano in contanti negli uffici postali, e lo restituivano alle holding da cui era partito il pagamento virtuale).

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