Evasione fiscale, condannati due orafi: sequestrati 7 milioni e mezzo in beni
Due amministratori di una nota azienda orafa dell'area del bassanese hanno avuto quindici diverse imputazioni. Obbligo di firma e sequestro dei beni le misure del giudice
Sequestrati 7,5 milioni di euro e divieto di espatrio per due imprenditori, che avranno anche l'obbligo di firma in questura a Bassano. Sono questi gli esiti di un provvedimento cautelare emesso dal Gip del Tribunale di Bassano (Vicenza) al termine di un'indagine condotta della Guardia di finanza di Vicenza sotto la direzione del Procuratore della Repubblica della cittadina del Grappa, Carmelo Ruberto. Altri articoli sull'EVASIONE FISCALE
Quest'ultimo ha formulato a carico dei responsabili, i due amministratori di una nota azienda orafa dell'area del bassanese, quindici diverse imputazioni per fatti di bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale, causazione dolosa del fallimento, dichiarazione fraudolenta ai fini Iva e sottrazione al pagamento delle imposte. Le prove acquisite avrebbero dimostrato che il patrimonio dell'azienda, operante inizialmente sotto forma di Spa ma poi trasformata in Snc, è stato nel tempo svuotato dagli amministratori, a danno dei propri creditori, principalmente attraverso la realizzazione di fittizie esportazioni di oro e preziosi verso inesistenti aziende estere con sede ad Hong Kong e in Croazia, nonché attraverso un'iniziativa imprenditoriale in Russia.
