rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Bassano del Grappa

Estorsioni inventate per occultare i soldi spesi in cocaina

Un imprenditore del Bassanese ha raccontato ai carabinieri di essere vittima di alcuni malavitosi del Sud Italia, una storia poi rivelatasi falsa

Vessato dalle minacce di alcuni malavitosi, ma era tutto inventato. Una curiosa storia quella iniziata lo scorso 10 giugno in una stazione carabinieri del bassanese. Un imprenditore della zona, infatti, ha denunciato che circa un anno prima, mentre si trovava all’interno di un bar, era stato avvicinato da due individui, non conosciuti e certamente del Sud Italia. Questi gli avrebbero dapprima chiesto "come stai?”, per poi aggiungere “hai proprio una bella famiglia ed anche la tua attività è bella” aggiungendo che poteva essere un peccato rovinare tutto.  L’uomo non aveva dato troppo peso e, con modi decisi, ha mandato a quel paese gli uomini, allontanandosi.

Alcuni giorni dopo, secondo il racconto, l’uomo sarebbe ritornato nel bar, ma senza vederli, e dopo la consumazione sarebbe tornato al suo furgone nei pressi parcheggiato. Sotto il tergicristallo avrebbe trovato due fotografie che ritraevano la sua famiglia nel quotidiano. Mentre ancora le osservava, avrebbe ricevuto una telefonata da un numero anonimo e, una volta risposto, una voce maschile chiamandolo per nome avrebbe riferito "sei ancora convinto che stiamo scherzando?".

L’uomo ha riferito che da quel momento in poi, tutti i mesi, versava a queste persone, diverse migliaia di euro, spiegando anche le modalità di dettaglio. Ma qualcosa nel racconto, non ha convinto gli inquirenti. Il querelante, ad alcune domande, aveva risposto in modo approssimativo ed anche altre dichiarazioni rese, erano sembrate del tutto illogiche, strane.

Informato il Pubblico Ministero della Procura di Vicenza, è iniziata una articolata attività di indagine anche perché, il sospetto di una partecipazione mafiosa in questo evento, aveva allarmato Autorità e Polizia Giudiziaria. Le attività tecniche disposte ed i servizi di pedinamento ed osservazione dei militari dell’Arma, hanno riscritto piano piano una storia del tutto diversa da quella raccontata e quando il quadro probatorio si era compiuto. Il denunciante è stato interrogato nella caserma di Bassano del Grappa dai militari della Sezione Operativa. Vistosi incalzare dalle domande, ha ammesso le sue responsabilità. Era stato costretto ad inventarsi questa storia, per mettere a tacere le continue richieste di chiarimento da parte del commercialista che non capiva dove finissero i soldi dell’attività in assenza di idonea documentazione. Ed il motivo di tali uscite, era l’acquisto di cocaina, di cui purtroppo, non poteva farne a meno, costringendolo ad acquisti giornalieri che in un anno comportavano una spesa di diverse decine di migliaia di euro. 

L’uomo denunciato in stato di libertà per “Simulazione di reato”. 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Estorsioni inventate per occultare i soldi spesi in cocaina

VicenzaToday è in caricamento