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Cronaca Laghetto / Strada Marosticana, 24

Esplosioni nella notte, scoperto un vero e proprio arsenale

Al termine di una complessa e specifica attività investigativa condotta dalla squadra mobile e dalla Digos della questura è stato individuato il responsabile dell’attivazione di numerosi ordigni esplosivi

Alla luce un vero e proprio arsenale. Nella giornata di ieri, giovedì 6 ottobre, al termine di una complessa e specifica attività investigativa condotta dalla squadra mobile e dalla Digos della questura, immediatamente attivata a seguito delle esplosioni in serie ripetuta che, nella notte tra lunedì e martedì scorsi, nella zona di Laghetto, lungo la Strada Marosticana, avevano destato grave allarme e preoccupazione nella cittadinanza,  è stato individuato come responsabile dell’attivazione di numerosi ordigni esplosivi, tale G. C., 46enne vicentino abitante nel capoluogo.

In seguito al ritrovamento di uno scatolone aperto contenente sette tubolari in vetro resina uniti tra loro e collegati con un innesco radiocomandato, di cui due apparivano inesplosi, è stato allertato anche il reparto artificieri della polizia di stato di Venezia, il cui personale, fatto confluire in via di assoluta urgenza a Vicenza, ha provveduto immediatamente a mettere in sicurezza l’area del centro commerciale Schiavotto, in particolare il terrazzo, dove erano stati fatti esplodere gli ordigni ed dove erano stati rinvenuti residui delle esplosioni.

Alcuni particolari notati dagli agenti di polizia durante il ritrovamento degli ordigni hanno subito destato particolare allarme, facendo intuire l’assoluta pericolosità del materiale rinvenuto e sequestrato. Per questo motivo, in considerazione della particolare situazione di necessità ed urgenza che si era venuta a creare, gli investigatori della Digos e della squadra mobile hanno deciso di procedere di iniziativa alla perquisizione domiciliare nella residenza di G. C., che ha portato al rinvenimento e sequestro di numeroso ed ulteriore materiale esplodente, precursori di esplosivi del tipo nitrato d’ammonio, nitrato di potassio, zolfo, carbone, presumibile polvere nera, paraffina, cloroformio, nonché batterie, inneschi e telecomandi ed altri ordigni della stessa tipologia.

Durante la perquisizione, inoltre, sono stati rinvenuti e sequestrati hashish e polvere di mdma, nonché un manganello storditore elettrico, un contenitore con pallini per armi ad aria compressa, un revolver a tamburo, un disturbatore di frequenza delle telecomunicazioni, un fucile a pompa a gas calibro 68, una pistola calibro 9 mm priva di tappo rosso, relativi sei proiettili, tre silenziatori per armi, una pistola calibro 7.65, una pistola ad aria compressa, un fucile tipo Flobert ad aria compressa, un machete ed un cannone napoleonico in scala ridotta per munizionamento di sfere d’acciaio.

In considerazione dell’ingente quantitativo di armi e di materiale esplodente rinvenuto e sequestrato, delle precarie modalità di confezionamento dello stesso e della concentrazione di custodia di tutti questi materiali in ambiente angusto e saturo – tutte condizioni, queste, accertate dagli artificieri della polizia e ritenute assolutamente idonee a generare una situazione di grave ed imminente pericolo per persone e cose, assumendo nell’insieme la caratteristica della micidialità desunta anche per il contesto urbano densamente popolato – G.C. è stato tratto in arresto in flagranza di reato per il reato di cui all’art. 435 C.P., fabbricazione e detenzione di materie esplodenti e di armi, e, al termine delle attività di polizia giudiziaria, all’alba di questa mattina, trasferito alla casa circondariale a disposizione della pubblico ministero della procura della repubblica.

Sono tutto in corso indagini finalizzate ad acquisire ulteriori elementi probatori ed a definire il contesto in cui armi ed esplosivi sono stati reperiti ed erano destinati ad essere impiegati.

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