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Cronaca Centro Storico / Ponte degli Angeli

Esercitazione a Vicenza con drone e smartphone: ora il Bomba day

Durante l'esercitazione è stato testato anche un drone capace di raccogliere in volo le immagini di una possibile piena, mentre una squadra di sommozzatori ha simulato il recupero di una persona caduta nel fiume

Si è conclusa prima delle 12 con la riapertura di Ponte degli Angeli l'esercitazione di protezione civile di difesa idraulica organizzata questa mattina da Comune di Vicenza e Autorità di bacino dei fiumi Isonzo, Tagliamento, Livenza, Piave e Brenta-Bacchiglione con la collaborazione della Regione Veneto. Vi hanno preso parte oltre 130 volontari del gruppo comunale di protezione civile e di tutte le organizzazioni di protezione civile del territorio convenzionate con il Comune. 

Esercitazione con drone e smartphone

L'OBIETTIVO dell'esercitazione era duplice: testare tempi ed eventuali criticità di montaggio e smontaggio delle paratie mobili e dei contenitori aquadike acquistati di recente dal Comune di Vicenza per una protezione rapida ed efficace della zona di Ponte degli Angeli e sperimentare la nuova tecnologia elaborata nell’ambito del progetto europeo WeSenseIt, di cui l’Autorità di bacino è partner, per la realizzazione di un osservatorio dei cittadini sulle acque.

“Sono particolarmente soddisfatto dell’esito dell'esercitazione – ha dichiarato al termine dell’evento il sindaco Achille Variati – non solo per l’efficienza dimostrata da tutti i volontari coinvolti, ma anche perché ho potuto constatare le notevoli potenzialità del progetto europeo che ha scelto proprio Vicenza come città dove applicare nuove e sofisticate tecnologie per la prevenzione e la gestione delle emergenze idrauliche con il coinvolgimento dei cittadini nella segnalazione delle criticità. Tutto ciò, in attesa dell’entrata in funzione dei bacini di laminazione, ci consentirà di migliorare il modello previsionale delle piene, per ridurre al massimo i danni, e di intervenire con decisioni sempre più efficaci e tempestive durante le fasi di un’eventuale emergenza”.

“L’amministrazione comunale – ha aggiunto l’assessore alla protezione civile Dario Rotondi – ringrazia tutti gli uomini e le donne che si sono messi a disposizione per rendere possibile quest’esercitazione. Ci scusiamo con chi oggi può aver subito qualche disagio a causa della chiusura temporanea di Ponte degli Angeli, ma era fondamentale che operatori e volontari testassero la propria preparazione sul campo, in modo da essere pronti in caso di reale necessità”.

L'ESERCITAZIONE Secondo quanto previsto dallo scenario dell’esercitazione che simulava il rischio di un’esondazione del Bacchiglione, a partire dalle 7 del mattino più di 130 volontari dei diversi gruppi di protezione civile del territorio si sono dunque distribuiti nella zona di Ponte degli Angeli, con compiti di montaggio dei dispositivi di sicurezza, e in prossimità di una dozzina di postazioni attrezzate con strumentazioni idro-meteorologiche lungo il bacino idrografico a nord della città.

Qui, in particolare, tramite la nuova applicazione per smartphone più di 40 operatori hanno via via registrato e inviato i dati sull’evoluzione della piena al Centro operativo comunale (Coc) costituito nella sede di AIM. Al Coc, accanto allo staff decisore diretto dal sindaco, stamane sedevano infatti anche i ricercatori del progetto europeo WeSenseIt, coordinati da esperti dell’università di Sheffield, con il compito di testare la trasformazione in mappe, curve di piena e grafici di tutte le segnalazioni “qualificate” inviate tramite app dai volontari posizionati in prossimità dei sensori fisici, integrandole con le segnalazioni “spontanee” inviate da volontari chiamati a vestire i panni dei cittadini sul territorio e con i commenti reali raccolti dalla rete dei social media in merito all’evento.

Intorno alle 11, accompagnata dal sindaco Achille Variati e dal segretario generale del Autorità di bacino Roberto Casarin, anche la neo viceministro all'Ambiente Barbara Degani ha voluto assistere personalmente alle fasi conclusive dell'esercitazione, dichiarando il suo impegno affinché le spese destinate alla difesa idrogeologica siano al più presto svincolate dal patto di stabilità.

DRONE Durante l’esercitazione è stato testato anche un drone capace di raccogliere in volo le immagini di una possibile piena, mentre una squadra di sommozzatori ha simulato il recupero di una persona caduta nel fiume. Nelle prossime settimane i ricercatori di WeSenseIt continueranno a collaborare con il Comune di Vicenza per affinare il progetto di raccolta e selezione delle segnalazioni in situazioni di emergenza, a partire dalle operazioni di evacuazione delle 27 mila persone prevista il 25 aprile per il disinnesco della bomba al Dal Molin, evento che vedrà la protezione civile del territorio nuovamente in prima linea.

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