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Distrugge nidi di rondine: denunciato

Le rondini sono arrivate alla fine di marzo, hanno cominciato la costruzione del nido, ma appena completato è stato distrutto, da allora alla metà di aprile avevano tentato per altre quattro volte la ricostruzione ma, nulla da fare, tutte le loro corse con il fango nel becco venivano vanificate dal solito atto vandalico

Nei giorni scorsi dei cittadini si sono presentati presso la sede del Nucleo Guardie Zoofile per presentare una singolare denuncia, dei cittadini avrebbero intenzionalmente distrutto a più riprese, un nido di rondine in periodo di riproduzione.

La zona, Schio Vicolo Santa Maddalena; il nido era ubicato nella corsia di manovra di una autorimessa per una decina di posti auto, si trovava sopra in un angolo vicino all’ingresso di un garage. Da alcuni anni, era quella la casa per una coppia di rondini, ma puntualmente ogni inverno veniva distrutta da mani ignote, lo scorso anno la situazione è peggiorata, il nido è stato demolito anche verso la fine di aprile e una precisa foto evidenzia oltre al nido, anche le uova rotte a terra, questo il triste spettacolo a cui si sono trovati di fronte i testimoni dei fatti.

Quest’anno la situazione è precipitata, le rondini sono arrivate alla fine di marzo, hanno cominciato la costruzione del nido, ma appena completato è stato distrutto, da allora alla metà di aprile avevano tentato per altre quattro volte la ricostruzione ma, nulla da fare, tutte le loro corse con il fango nel becco venivano vanificate dal solito atto vandalico, alla mattina il nuovo nido quasi interamente ricostruito si trovava a terra fatto a pezzi e la parete dove era ubicato perfettamente pulita da una scopa….

Le rondini mediamente portano a compimento due covate per anno, per rispettare questa tabella della natura la prima deve essere deposta entro il mese di aprile, ed è per questo che le due rondini, che non volevano abbandonare la loro casa nonostante fosse stata distrutta più volte ci provano ancora; è il ventidue di aprile giorno di pasquetta, quando viene notato che le rondini stanno tentando per l’ennesima volta la ricostruzione, ma hanno molta fretta, la femmina deve deporre le uova, allora succede l’incredibile, la coppia si fa aiutare da altre due rondini e in quattro lavorano fino a tarda sera, il nido è pronto, la coppia si installa nella nuova casa e la femmina finalmente depone le uova.

La mattina seguente l’incivile disruttore, compie per l’ennesima volta lo scempio, oramai è una lotta tra lui e questi minuscoli eroici uccellini, spacca il nido, le uova cadono a terra e vanno in pezzi, ma per sua sfortuna è stato immortalato nel momento in cui combinava questi vergognosi e incomprensibili atti, vietati dalle leggi e dalla civiltà. Del fatto vengono informate le Guardie Zoofile dell’ENPA che a loro volta allertano l’amministratore condominale.

Ma appena un paio di giorni dopo si verifica un fatto che ha del “grottesco”, le due rondini oramai sconsolate, utilizzavano il solito punto come dormitorio, sulla scatoletta e tutto intorno sono stati conficcati decine di spilloni in metallo appuntito verso l’alto per allontanarle definitivamente. Va ricordato che le rondini sono una specie protetta dalla DIRETTIVA EUROPEA 2009/147/CE , la stessa stabilisce il divieto di distruggere o danneggiare i nidi intenzionalmente durante la riproduzione, inoltre, la CONVENZIONE DI BERNA, prevede gli stessi divieti e classifica le rondini come specie particolarmente protetta perché a rischio di estinzione.

Norme integrate nella stessa LEGGE 157/92, non solo ma, essendo la rondine per legge “patrimonio indisponibile dello stato” per i soggetti che si renderanno responsabili di questi fatti, si potrà prevedere anche l’articolo 635 C.P. Spetterà alla magistratura fare luce su eventuale concorso di altri soggetti al reato.

Renzo Rizzi portavoce del C.P.V. interviene nel caso aggiungendo:

“che dire, queste piccole e stupefacenti amiche a causa nostra stanno scomparendo, sono state delle formidabili alleate per migliaia di anni, basti pensare che una coppia di rondini nel periodo di riproduzione può catturare fino a ventimila insetti nocivi al giorno tra cui oggi pure la zanzara tigre”.

“alla fine degli anni sessanta la natura era ancora sotto il proprio controllo e l’uomo era molto più integrato, tanto che le rondini abitavano le case, oltre alle stalle, ricordo che in una grande camera nell’angolo c’era il nido, la nonna alla sera prima di chiudere la finestra controllava noi che fossimo a letto, ma soprattutto che le due rondini fossero nel nido”.

“Noi cuccioli d’uomo dal lettone guardavamo questa famigliola strana…, c’era un senso di appartenenza, di rispetto indescrivibile, quando si spegneva la luce tutti zittivano… pure i mini gorgheggi dei rondinini… la mattina la nonna si alzava presto per aprire la finestra per fare uscire le rondini, che gli passavano a qualche centimetro dalla testa come dei mini jet… poi come di consueto, cambiava il foglio di carta per tenere pulito a terra sotto il nido”. “Ora che non ci sono più le vecchie stalle, sono spariti i luoghi di nidificazione, annientati da chimica e veleni… questi animali devono sparire da tutto, perfino dalla corsia di un garage perché sporcano… ma come è possibile che ci siamo persi e imbarbariti a questo modo?”

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