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La Diocesi di Vicenza risponde a Profumo: "Posizione immotivata"

Antonio Bollin, direttore dell'ufficio diocesano di vicenza per l'insegnamento della religione cattolica, scrive al ministro: "L'Irc assicura un sostegno notevole all'integrazione degli alunni stranieri"

La Diocesi di Vicenza interviene nel dibattito sull'ora di religione scatenato dal ministro Francesco Profumo, che nei giorni scorsi ha dichiarato la necessità di una riforma dell'insegnamento, in direzione della multientnicità.

"Signor Ministro Profumo, la sua uscita/esternazione dei giorni scorsi sull'IRC nella scuola e' stata inaspettata, inopportuna e immotivata - scrive, in una lettera aperta a Francesco Profumo, monsingnor Antonio Bollin, direttore dell'ufficio diocesano di vicenza per l'insegnamento della religione cattolica - Ho l'impressione, nonostante abbia firmato il 28 giugno scorso con il Cardinale Presidente della CEI due Intese sul profilo professionale dei docenti di religione e sulle Indicazioni Nazionali per l'IRC nel secondo ciclo (i nuovi programmi) , che non conosca l'IRC nella scuola di oggi, che da quasi un anno cerca di guidare''.

''Innanzitutto si e' accorto solo ora - prosegue il direttore - che la nostra scuola, riflesso della societa', e' multietnica, multiculturale e quindi multi religiosa. Nella scuola, specchio della societa', l'IRC - confessionale nei contenuti ma non nelle finalita', presente sulla scia di tanti Paesi europei - svolge un triplice servizio educativo. Da' un notevole contributo per costituire e fondare l'identita' culturale del nostro Paese. Offre un aiuto alla formazione integrale degli studenti, anche nella dimensione religiosa, attenta e rispettosa di tutte le religioni del territorio. Assicura un sostegno notevole all'integrazione degli alunni stranieri, provenienti da altri Paesi e culture''.

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