“Per governare la barca di San Pietro e annunciare il Vangelo, è necessario anche il vigore sia del corpo, sia dell’animo, vigore che, negli ultimi mesi, in me è diminuito in modo tale da dover riconoscere la mia incapacità di amministrare bene il ministero a me affidato“. IL COMMENTO DELLO "CHEF DEL PAPA"

Con queste parole si è dimesso Papa Benedetto XVI, al secolo Joseph Ratzigher, nato Marktl am Inn, il 16 aprile 1927. La notizia ha immediatamente provocato reazioni anche in Veneto, terra tradizionalmente molto cattolica. "Una decisione di straordinaria novità, inattesa ma forse inevitabile - ha commentato il professore Massimo Cacciari - Ma lo considero inevitabile dopo che da tanti anni si era deciso il pensionamento dei vescovi. A questo si aggiungano eventuali problemi di salute e la decisione è maturata". L'ex sindaco di Venezia definisce Joseph Ratzinger "un Papa importante e significativo, conosciuto in tutto il mondo come grande teologo e filosofo, un Papa di cui appunto ho apprezzato la cultura e la preparazione filosofica".

"Mai e poi mai avrei pensato di iniziare una conferenza stampa parlando del Papa. E' una notizia che ci lascia attoniti, perché un presidente di Regione e noi cittadini non avremmo mai pensato di vivere una notizia del genere - ha detto il governatore veneto Luca Zaia - Qualcuno mi dice che solo Celestino V si era dimesso e questo rappresenta l'autenticità di quanto accaduto - spiega -. E' stata scritta una nuova pagina di storia, rispetto alle scelte dei Pontefici. D'altro canto, una persona di così alto spessore, da tutti riconosciuto, ha dato un bel segnale, un ulteriore insegnamento. E' l'obiettività, da parte di una persona di così alte responsabilità, che bisogna avere di fronte alle proprie responsabilità e questo gli fa ancor più onore". "Rappresento - conclude Zaia - una terra e una comunità con radici profonde e visibili, al di là della professione di fede di ognuno di noi, perché qui sono inconfondibili i tratti delle radici cristiane, basta pensare al tema del volontariato".

"Ci vuole rispetto, un rispetto assoluto, di fronte a una scelta così coraggiosa e drammatica, personale nelle motivazioni ma radicalmente pubblica nelle implicazioni - ha commentato il sindaco di Vicenza, Achille Variati -  Assumere una decisione come questa, che ridefinisce in profondità lo stesso significato del papato, richiede una straordinaria forza intellettuale e una ancora più straordinaria forza spirituale. Riconoscendo pubblicamente che le sue condizioni di salute e le difficoltà di un'età così avanzata non gli consentono più di guidare la Chiesa con l'energia necessaria, Benedetto XVI mostra l'intensità del suo amore per la comunità cattolica. E allo stesso tempo compie un gesto di umanità commovente".

La notizia è stata commentata in vario modo anche sui social network, dai vicentini comuni: "Forse avremo un Papa migliore" è il commento di Nino, mentre la maggior parte si sbizzarscono con fotomontaggi legati al mondo politico, che ritraggono Silvio Berlusconi in veste di Pontefice.