"Diaz": visione collettiva ed assemblea tra testimoni e nuove generazioni
Erano centinaia i vicentini che hanno partecipato alle manifestazioni del G8 di Genova, nel 2001. Tra loro, Arnaldo Cestaro, 72 anni, che venne selvaggiamente picchiato nella famigerata scuola. Domani all'Odeon alle 16
Era iniziata tra cortei colorati e festosi, è finita in un bagno di sangue alla scuola Diaz: questa è stata Genova 2001, la pagina più drammatica del movimento no global e una delle più nere della storia del Paese nel dopoguerra. Centinaia i vicentini che parteciparono alla tre giorni di manifestazioni contro la riunione degli otto grandi nella città ligure ed indelebili nella memoria sono le immagini dei pestaggi da parte della polizia venerdì, quando venne ucciso Carlo Giuliani, e durante il grande corteo di sabato.
Ma l'orrore non è finito nelle strade genovesi, anzi: la violenza più bestiale si scatenò nella notte di sabato, quando centinaia di poliziotti fecero irruzione in uno degli edifici adibiti a dormitorio per i manifestanti, arrivati la tutta europa. Un nome che evoca un groviglio di sentimenti, tra paura, rabbia, sdegno e dolore: Diaz. Arnaldo Cestaro, oggi 72 enne, era lì e fu letteralmente massacrato dalle forze dell'ordine, riportando gravi fratture in tutto il corpo.
Per ricordare, domani i giovani del Bocciodromo hanno lanciato la visione collettiva del film di Daniele Vicari, da venerdì in proiezione al cinema Odeon: seguirà un'assemblea pubblica in piazza Matteotti. L'appuntamento è per la proiezione delle 16. Molti tra i frequentatori del centro sociale di via Rossi sono troppo giovani per aver partecipato alle giornate di Genova e sono curiosi di vederne la ricorstruzione. Altri, tra cui lo stesso Cestaro, invece c'erano e dovranno fare i conti con la ferita inguaribile lasciata da quelle ore sotto il sole di luglio, tra manganelli e lacrimogeni.
