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Cronaca

"Cuccioli in pentola": ricette a base di carne di cane e di gatto, è polemica

La Lega antivivisezione (LAV) insorge e lancia una campagna per oscurare la pagina Facebook che con humor nero propone "antiche ricette della tradizione veneta e toscana"

L'immagine profilo della pagina Facebook "Cuccioli in pentola" mostra due teneri gattini che dormono in una padella, con un po' di rosmarino. L'immagine di copertina invece è un cane (o forse un coniglio?) arrostito su di uno spiedo. Più di 1.800 i like.

Come vezzo chi gestisce la pagina non usa mai i termini "cane" e "gatto", bensì il termine arcaico "loppide" (discendente dal lupo) e "miagolo" (evidente onomatopea). 

A gestire la pagina è tale Agata, di Roma, a cui non manca certo il talento per la scrittura: il tono è sempre ironico, al limite della provocazione. Risponde così a chi non coglie l'ironia e attacca la sua pagina: "Sono penalmente inattaccabile e moralmente pronto a ridere dei tuoi travasi di bile virtuali".

"Nessun animale è stato acquistato, maltrattato od ucciso intenzionalmente in Italia dall'autore di questa pagina. La macellazione, il commercio e la somministrazione di carne di miagolo e di loppide in Italia è reato punito penalmente. In Italia non potete farlo, a meno che non ve la sentiate di raccogliere un loppide od un miagolo già investiti. Se proprio volete assaggiare queste carni particolari, fatelo nei Paesi in cui è consentito dalla legge, come la Svizzera - scrive Agata - Non è una pagina di approfondimento culturale e gastronomico. Riporto solo la tradizione culinaria dei Paesi del mondo e delle zone italiane in cui il loppide ed il miagolo si mangiavano all’epoca dei nostri antenati, come Vicenza e la Toscana".

Tra i commenti, tanti insulti e altrettanti ringraziamenti. Sempre all'insegna dello humor nero. (da Today.it)

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