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Cronaca Tezze sul Brenta

Cromo all’ex Tricom, bunker o iniezione nel terreno per la bonifica

La sostanza tossica, bloccata all'interno dell'ex azienda di Tezze sul Brenta, potrebbe essere rinchiusa in un "sarcofago" a 30 metri sotto terra oppure eliminata con un mix di idrogeno e azoto

Il cromo tossico dell’ex azienda Tricom di Tezze sul Brenta potrebbe essere rinchiuso in un “bunker” a 30 metri sotto terra oppure eliminato con un mix di idrogeno e azoto attraverso un’iniezione nel sottosuolo.

IL PIANISTA FUORI POSTO SUONA ALLA TRICOM

LE DUE SOLUZIONI. Sono le due alternative che, come si legge sul Giornale di Vicenza, si discuteranno nelle prossime ore per dare il via definitivo alla bonifica del territorio che i cittadini attendono da tempo. Entrambe le soluzioni sono piuttosto costose, ma devono essere fatte perchè ancora oggi la concentrazione di cromo è di molto superiore allo 0,5 mg per litro fissato dall?organizzazione mondiale della sanità, e il Comune si sta prodigando per trovare le decine di milioni di euro necessari per metterne una in pratica.

IL CASO TRICOM. Il cromo esavalente è un pericoloso composto del cromo che se inalato o ingerito può risultare letale: in passato nell’ex azienda quattordici lavoratori hanno perso la vita. I tre imputati per le morti degli operai, i due responsabili dello stabilimento Paolo Zampierin e Adriano Sgarbossa e l’ex sindaco di Tezze Rocco Battistella, sono stati assolti nel 2011 ma nel 2012 la Corte di appello li ha condannati.

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