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Martedì, 16 Aprile 2024

Corse clandestine di scooter "truccati", due minorenni nei guai: organizzavano i raduni

Chiusi i profili social di due ragazzini di 14 e 15 anni che organizzavano gli eventi illegali. L'indagine dei carabinieri di Riese Pio X è iniziata lo scorso mese di settembre su incarico della Procura di Vicenza: un residente aveva segnalato corse sfrenate di ragazzini in motorino nella zona industriale

Organizzavano nella zona industriale di Riese Pio X in provincia di Treviso, attraverso i social, raduni di giovanissimi appassionati di motori che partecipavano ad esibizioni spericolate e vere e poprie gare clandestine di scooter "truccati": erano decine i ragazzini, quasi tutti minorenni, che vi partecipavano e venivano appositamente anche dalla provincia di Vicenza oltre a quelle di Padova e Venezia. A scoprire queste iniziative - come scrive Trevisotoday.it - sono stati i carabinieri della Compagnia di Castelfranco Veneto che hanno denunciato alla Procura per i minori di Vicenza (che ha coordinato l'indagine) un 14enne ed un 15enne, veri e propri promotori e organizzatori di gare di velocità con ciclomotori, senza autorizzazione con conseguente violazione del codice della strada.

L'area industriale come un autodromo

Le indagini sono state avviate dopo un intervento operato lo scorso mese di settembre dai carabinieri nella zona industriale di Riese Pio X. Era una domenica pomeriggio e un cittadino aveva segnalato al 112 che numerosi giovani piloti di motocicli e ciclomotori erano intenti a gareggiare tra loro. Quando i militari sono intervenuti sul posto sono stati trovati una trentina di giovani con ciclomotori (per lo più scooter) alcuni dei quali si sono dileguati all'arrivo delle "gazzelle". Identificati nell'occasione una decina di ragazzi, in prevalenza poco più che maggiorenni, originari delle province di Vicenza, Treviso, Venezia e Padova (alcuni con prototipi sprovvisti di targa e assicurazione ed altri a bordo di motocicli regolarmente targati). I giovani, messi alle strette dai militari, hanno riferito di essere arrivati in loco per un raduno di scooter “truccati/modificati” reclamizzato via social.

Le indagini e le analisi dei social

Gli accertamenti dei carabinieri di Castelfranco Veneto hanno permesso di risalire, in effetti, ad alcuni profili WhatsApp che documentavano e pubblicizzavano le corse clandestine con tanto di locandina, con tanto di video delle competizioni illegali avvenute prima dell’intervento dei carabinieri. I filmati immortalavano chiaramente gare in velocità di ciclomotori sui lunghi “rettilinei” della zona industriale di Riese Pio X, con tre o quattro “piloti” ai nastri di partenza, intervallate da singole esibizioni di giovanissimi motociclisti che effettuavano “impennate” e “sgommate” davanti ai numerosi coetanei assiepati a bordo strada, “spettatori” appassionati delle rischiosissime e sconsiderate manovre.

Gli altri raduni nel vicentino e a Riese Pio X

Analizzando dei profili social e di utenze telefoniche connesse all’evento i militari dell’Arma sono riusciti a risalire ai due presunti organizzatori dello stesso ovvero un 15enne che, in particolare, risultava aver promosso altri tre raduni, oltre a quello contestato (uno nel dicembre 2021 in provincia di Vicenza ed altri due nell’anno in corso sempre a Riese Pio X) ed un 14enne, “amministratore” di un altro gruppo attivo sui social che è risultato aver collaborato con il primo. In questo modo i carabinieri sono riusciti ad impedire lo svolgimento di un’ulteriore gara in programma domenica 16 ottobre, per preservare l'incolumità dei partecipanti. I profili social dove si propagandavano le gare fuorilegge sono stati opportunamente chiusi a cura degli stessi giovanissimi indagati che, una volta identificati, hanno spontaneamente collaborato con gli inquirenti.

locandina raduno moto illegale-2

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