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Cronaca

Contrasto alla criminalità diffusa e all’immigrazione clandestina: week end di controlli

Identificate 925 persone, di cui 297 cittadini stranieri e 195 con precedenti penali e/o di polizia, 297 autoveicoli e 57 esercizi pubblici

Durante lo scorso fine settimana, prolungato dalla festività del 25 aprile, le attività di Polizia – disposte con ordinanza del questore della Provincia di Vicenza Paolo Sartori e condivise in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica – hanno visto la partecipazione di oltre 80 donne ed uomini delle forze dell’ordine.

I controlli hanno riguardato principalmente le aree urbane di Campo Marzio, il Quadrilatero e zone limitrofe, San Pio X, Via Palestrina nonché il centro storico ed alcuni quartieri periferici del Capoluogo; nello specifico, sono stati ispezionati i luoghi di aggregazione e gli esercizi commerciali segnalati come abitualmente frequentati da soggetti pericolosi o dediti a traffici illeciti.

Sono state complessivamente identificate 925 persone, di cui 297 cittadini stranieri e 195 con precedenti penali e/o di Polizia, 297 autoveicoli e 57 esercizi pubblici. 

A seguito delle verifiche svolte dall’Ufficio Immigrazione il questore Sartori ha adottato: 15 Ordini di Allontanamento dall'Italia, 23 Avvisi orali e 17 Fogli di Via obbligatori nei confronti di altrettanti cittadini italiani e stranieri.

“Nel fine settimana prolungato dalla festività per l’anniversario della Liberazione, parallelamente ai numerosi servizi di ordine pubblico predisposti in occasione delle varie manifestazioni che si sono susseguite in Città ed in varie parti della Provincia, sono stati effettuati specifici servizi interforze allo scopo di monitorare il territorio e prevenire episodi criminali – ha evidenziato il Questore Sartori – Le operazioni di rimpatrio con accompagnamento verso i Paesi di provenienza di soggetti stranieri pericolosi, con a proprio carico precedenti penali ovvero di Polizia, così come i Fogli di Via nei confronti di concittadini anch’essi pregiudicati e pericolosi, sono finalizzati ad evitare che determinate aree urbane possano divenire luoghi di degrado e ritrovo abituale di individui dediti alla commissione di reati, e ad evitare che costoro, con i loro comportamenti, possano generare un grave allarme sociale e compromettere la civile convivenza”.


 

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