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Compromesso per i concerti in centro: sì ma "light"

Approvate le linee guida che semplificano le procedure, Variati: "Vogliamo una città più vivace, e insieme rispettosa dei residenti"

Concertini all’aperto davanti ai locali della città e in particolare del centro: il Comune ha predisposto nuove linee guida per semplificare le procedure di autorizzazione e fare chiarezza sulle regole relative ai cosiddetti “piccoli intrattenimenti” musicali, cioè esibizioni “leggere” diverse dai concerti veri e propri. Con l’obiettivo di stimolare l’organizzazione di eventi, pur nel rispetto dei diritti dei residenti, e di favorire il coordinamento tra i locali che si affacciano su una stessa piazza.

“Vogliamo – ha ricordato oggi il sindaco – una città più viva, vivace, accogliente per i cittadini e per i turisti. Al contempo, vogliamo che questa vivacità si sviluppi nel rispetto dei diritti dei residenti. Con queste linee guida, trasparenti, chiare e uguali per tutti, vogliamo agevolare i locali che organizzano gli intrattenimenti musicali. Ai titolari chiediamo però anche responsabilità di condotta e il buon senso di entrare in una logica di coordinamento. Non abbiamo inventato nessuna regola nuova: al contrario, abbiamo eliminato regolamentazioni e interpretazioni aggiuntesi negli anni, spesso con l’effetto di complicare l’interpretazione delle procedure, mantenendo ovviamente come riferimento le leggi che definiscono il disturbo della quiete pubblica o la sicurezza negli eventi pubblici e le regolamentazioni comunali sull’inquinamento acustico”. “

Già domani – ha aggiunto l’assessore allo sviluppo economico Tommaso Ruggeri – faremo una riunione con il Bar Borsa, il Garibaldi e il Caffè piazza dei Signori, che si affacciano tutti su piazza dei Signori, per agevolare l’intreccio tra le loro iniziative, perché oggettivamente nella piazza principale appare necessario arrivare a una concorde divisione degli spazi e delle serate, in un’ottica che auspico collaborativa tra i locali e tra locali e Amministrazione”. Su mandato del sindaco, la revisione delle procedure è stata messa a punto nei giorni scorsi da un gruppo di lavoro comunale coordinato dal capo di gabinetto Jacopo Bulgarini d’Elci.

L’iniziativa di riordino e di semplificazione delle disposizioni comunali è scattata dopo che due locali di piazza dei Signori avevano organizzato uno spettacolo nella stessa serata, disturbandosi a vicenda e creando malumore tra i clienti. Allo stesso tempo, si è voluto dare risposta chiara e di semplificazione ai diversi organizzatori che avevano lamentato procedure troppo complesse o farraginose, o richieste penalizzanti da parte degli uffici: in particolar modo in relazione alla richiesta di produrre la Valutazione Previsionale di Impatto Acustico, che alcuni gestori hanno interpretato come obbligatoria per ogni singolo concerto organizzato.

Le nuove linee guida attestano oggi invece che la Valutazione Previsionale di Impatto Acustico (VPIA) va presentata una e una sola volta dai locali che vogliano proporre intrattenimenti musicali all’esterno, anche attraverso impianti di amplificazione e diffusione sonora: non per ogni singolo concerto, quindi, ma legata all’attività del locale. Che dovrà rinnovarla solo se introdurrà radicali modifiche negli allestimenti esterni o nella natura degli eventi musicali proposti. Come ulteriore semplificazione, viene confermata, come prevede la legge, la possibilità di ricorrere ad una autocertificazione che attesti il non superamento dei limiti di emissione previsiti dal Piano di classificazione acustica.

Il Comune consiglia ai gestori che vogliano ricorrere a questa possibilità di produrre un’autocertificazione asseverata da un tecnico acustico, a propria tutela, anziché limitarsi a una autocertificazione semplice. Sia per esibizioni amplificate che in acustico vale comunque, ovviamente, la regola del rispetto della civile convivenza e della quiete pubblica, normata da leggi nazionali e regionali e dagli orari massimi previsti per le attività musicali all’aperto (23.30). Quando l’intrattenimento è organizzato all’interno del locale e non si trasforma in vero e proprio pubblico spettacolo, con tanto di biglietto d’ingresso o maggiorazione delle consumazioni e palco, basta rispettare queste disposizioni a tutela della quiete. Non servono autorizzazioni, né comunicazioni. L’orario massimo della musica all’interno, che sia dal vivo o in diffusione, seguirà quello di apertura del locale, come prevede la legge.

Se, invece, si vuol fare musica all’aperto, sempre senza entrare nella categoria del “pubblico spettacolo” e restando in quella del “piccolo intrattenimento”, allora scattano alcune semplici regole da rispettare per non interferire con i locali vicini. In caso di concertini inseriti in programmazioni cittadine come il festival Jazz, il festival Biblico, la giornata della musica, il gestore deve comunicare al settore comunale Politiche dello sviluppo la data dell’evento, precisandone la tipologia (concertini dal vivo, piano bar, Dj set, musica da impianti hi-fi...) e gli allestimenti. In tutti gli altri casi serve una domanda di autorizzazione da presentare almeno 15 giorni prima dello spettacolo.

Comunicazioni e domande di autorizzazione devono essere corredate dalla Valutazione di impatto acustico o dall’autocertificazione, nel caso in cui non vengano superati i limiti di emissione previsti dal Piano di classificazione acustica. All’esterno dei locali si può suonare solo fino alle 23,30, salvo deroghe concesse dall’amministrazione all’interno di specifiche manifestazioni del Comune. Quando gli intrattenimenti riguardano locali che si affacciano su una stesso spazio, come nel caso di piazza dei Signori, è l’Ufficio coordinamento eventi del Comune di Vicenza a calendarizzare le iniziative proposte, dando priorità a quelle organizzate o patrocinate dal Comune e in ordine di presentazione delle domande. E’ proprio quest’ultimo il caso in cui l’amministrazione si augura che i gestori dei locali si coordinino, a vantaggio loro e della città.

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