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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Blitz skinhead contro i migranti: l'azione partita da Lonigo

Partite le prime quattro denunce contro i 13 attivisti del "Veneto Fronte Skinhead" - associazione con sede nel vicentino - che martedì hanno interrotto l’incontro di una rete di associazioni per l’accoglienza

Sono arrivati in 13 da varie provincie d'Italia e hanno fatto irruzione nella sede dell'associazione "Como Senza Frontiere" durante una riunione della rete di sostegno e assistenza dei migranti.

Le teste rasate, verso le 21 di martedì, hanno interrotto la serata per leggere un volantino con il quale hanno accusato l'associazione di essere responsabili di aver "sostituito il popolo europeo con altri popoli". Il tutto è durato pochi minuti, dopo di che gli skinheads si sono allontanati, non prima di aver lanciato l'ultima accusa: "Ora potete riprendere a discutere di come rovinare la nostra patria e la nostra città".

L'azione è stata annunciata e rivendicata dal "Veneto Fronte Skinheads", che ha sede in provincia di Vicenza, a Lonigo. Il fatto ha suscitato non poco scalpore a livello nazionale e venerdì la questura di Como ha comunicato di aver identificato otto dei partecipanti al blitz, mentre sono già partite quattro denunce. Tutte le 13 teste rasate sono accusate di "violenza privata".

Dal loro sito gli attivisti del Fronte Skinhead oggi hanno annunciato: "Bollettino delle vittime : tre profili facebook cancellati: non daremo lettura di questo comunicato in sedi pubbliche per non allarmare i deboli animi democratici e non ferire i timpani gia’ provati dall’ascolto delle verità dei giorni scorsi".

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