Commissione Pfas, Miteni sotto accusa: "Faremo causa alla Mitsubishi"
Concluse le audizioni della commissione governativa sul caso Pfas. Per il direttore regionale Mantoan: "L'emergenza è finita e il ministero ci aiuterà con i nuovi acquedotti". Ma per il deputato Bratti "Governo e Regione devo mettersi subito a un tavolo"
La Miteni annuncia battaglia legale contro la Mithsubishi, l'azienda che ha venduto il sito ritenuto responsabile dell'inquinamento da Pfas. L'annuncio a margine delle ultime audizioni dell'inchiesta della commissione bicamerale sulle ecomafie conclusasi venerdì mattina in prefettura a Vicenza. E tra le rassicurazioni del direttore sanità veneta Mantoan, è proprio il presidente della commissione Bratti a fare il punto: "Ancora molto da chiarire, a fine mese il rapporto sul tavolo del Governo.
A palazzo Nievo sono stati ascoltati sia il direttore generale della sanità Mantoan che i vertici della Miteni, l'azienda di Trissino considerata responsabile della diffusione dei polifluorocarburi indicati come dannosi alla salute umana. La diffusione dei Pfas nelle acque nelle coltivazioni ha messo sotto potenziale rischio una popolazione di circa 350mila persone residenti in 90 comuni tra le provincie di Vicenza, Verona e Padova.
Sotto l'occhio della commissione, in primo luogo, lo stabilimento Miteni, visitato giovedì e la situazione della depurazione degli scarichi e la bonifica della falda, inclusa la possibile presenza di altre sostanze considerate "inquinanti". Altro argomento è quello della profilassi per i cittadini interessati, con relativo lavaggio del sangue, nonché il previsto piano regionale di costruzione di nuovi acquedotti e l'approvvigionamento di essi con acqua potabile.
LA MITENI SOTTO OSSERVAZIONE
