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Cronaca Schio / Piazza Alessandro Rossi

Commemorazioni per l'eccidio di Schio: denunciati in 4 dopo le manifestazioni

A distanza di due settimane dalla commemorazione dell'eccidio di Schio, la Digos ha fatto scattare la denuncia per quattro manifestanti. In piazza erano scesi sia gruppi di estrema destra che di estrema sinistra

Lo scorso 5 luglio Schio si era divisa: da un lato le commemorazioni per l'eccidio del 1945 organizzate da gruppi di estrema destra, dall'altro i centri sociali e 25 anarchici. A due settimane di distanza la Digos della questura di Vicenza ha fatto scattare la denuncia per quattro giovani appartenenti a quest'ultimo gruppo. 

Le manifestazioni autorizzate erano due, quella dei gruppi estrema destra, che con una corona di fiori hanno commemorato le vittime davanti alla biblioteca civica scledense, e quella dei centri sociali scesi in piazza Rossi per protestare. Tra questi due fazioni la polizia aveva creato un servizio d'ordine che garantisse la sicurezza di entrambi i cortei. Un gruppo composto da 25 persone, definite dalla questura come anarchiche, ha tentato di entrare in contatto l'estrema destra per interrompere le commemorazioni, formando un terzo corteo.  In quattro furono identificati e fermati. Dopo la visone dei filmati girati dalle telecamere di sorveglianza posizionate nella zona, per loro è scattata la denuncia.  

Si tratta di un 29 enne di Bassano del Grappa, un 23 enne di San Vito di Leguzzano, una 25 enne di Schio e una 23 enne di Genzano Romano. Per tutti l'accusa è quella di manifestazione non autorizzata e senza preavviso. La giovane scledense è stata denunciata anche per aver rifiutato di fornire le proprie generalità, mentre la 23enne di Genzano dovrà rispondere di oltraggio a pubblico ufficiale. Aveva urlato contro un agente: "State difendendo dei fasci, me...!"

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