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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Montebello Vicentino

Coca nascosta nell'ecocentro abusivo: arrestato 43enne

Sequestrati dalla guardia di finanza 170 grammi di cocaina. Il proprietario era già stato denunciato per attività di rifiuti non autorizzata

Cocaina nascosta all'esterno dell'ecocentro abusivo. È quanto hanno rinvenuto i finanzieri che, nella giornata di martedì, hanno arrestato il proprietario, V.G., classe 1977. L'uomo era già finito nei guai lo scorso maggio per attività di rifiuti non autorizzata. La guardia di finanza ha sequestrato circa 170 grammi di cocaina e strumentazione per il taglio e il confezionamento della sostanza. Il 43enne è stato destinatario di un’ulteriore denuncia per attività di rifiuti non autorizzata, violazione di sigilli e sottrazione di cose sottoposte a sequestro, con il contestuale sequestro di rifiuti e rame per circa 800 chilogrammi.

Nel corso di un’attività di controllo del territorio, i militari, nel pomeriggio del 30 giugno, hanno fermato l'uomo a  Montebello Vicentino mentre era alla guida del proprio furgone cassonato. La presenza, sul veicolo, di un fusto industriale in plastica, seppur vuoto, aveva fatto ritenere che il contenitore potesse provenire dall’area che gli stessi finanzieri avevano sottoposto a sequestro presso l’abitazione di V.G., in cui, il 14 maggio, era stata disvelata l’esistenza di una discarica a cielo aperto.

Il conseguente intervento dei finanzieri presso la dimora dell’indagato ha permesso di appurare che una parte dei materiali sotto sequestro, soprattutto il rame, di cui V.G. era custode giudiziale, erano stati spostati dalla loro collocazione originaria. Un rapido sopralluogo delle aree in sequestro ha consentito, poi, di scoprire l’esistenza, nel retro del magazzino, di una vera e propria “postazione di lavoro” presso cui V.G. risultava non solo aver stoccato ulteriori rifiuti (fra cui confezioni in latta vuote di silicone industriale, batterie per auto e moto e alternatori) ma anche aver svolto, principalmente attraverso l’utilizzo di un macchinario professionale, un alacre e sistematico lavoro di rimozione dell’involucro dei numerosi cavi elettrici sotto sequestro, al fine di ottenerne il rame da collocare all’interno di fusti.

L'uomo è stato anche accusato di prelevamento del prezioso materiale da alcune bobine che erano state rinvenute e sequestrate in precedenza, le quali sono risultate, al momento dell’intervento, più che dimezzate nel peso. L’indagato, essendo riuscito a ricavare un’apertura laterale su un lato del magazzino, aveva infatti creato un ingresso occulto ai locali cautelati, grazie al quale poteva entrare e uscire liberamente dall’area sottoposta a sequestro penale senza rompere i sigilli. Nella discarica abusiva erano presenti anche rifiuti di probabile origine industriale

L’atteggiamento nervoso e reticente di V.G., gravato da numerosi precedenti e pregiudizi penali, ha portato le Fiamme Gialle ad eseguire un’ulteriore perquisizione con il supporto dell’unità cinofila in forza alla compagnia di Vicenza. I militati hanno rinvenuto e sequestrato, nell’area esterna di pertinenza del magazzino, una borsa contenente cocaina, in parte già suddivisa in dosi, per un peso lordo complessivo di circa 170 grammi, e strumentazione per il taglio e confezionamento della stessa. Insieme allo stupefacente, all'interno della borsa, era occultato anche denaro contante per 840 euro.

Tutto il materiale è stato sequestrato e il 43enne arrestato e portato al “San Pio X” di Vicenza. Considerata inoltre la presenza sul luogo delle operazioni – apparentemente non giustificata – di un soggetto di origine serba (R.N., classe 1992), gravato da precedenti per reati contro la persona e il patrimonio, i finanziere hanno perquisito anche la sua abitazione a Lonigo, sequestrando circa 16 grammi di marijuana. Il serbo è stato segnalato per detenzione di sostanza stupefacente per uso personale.

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