rotate-mobile
Cronaca Chiampo / Via Alessandro Manzoni

Chiampo, un palazzo come serra di marijuana: arrestato il "giardiniere"

A finire in manette un bosniaco, custodiva una serra da 1000 piante di marijuana. Lo stabile è stato sequestrato dai carabinieri che stanno continuando a indagare per rintracciare eventuali altri complici

Una palazzina di tre piani usato come serra per la coltivazione di marijuana. Il "giardiniere", bosniaco classe 1976, è stato scoperto e arrestato dai carabinieri della compagnia di Valdagno con l'accusa di coltivazione ai fini di spaccio di droga, aggravata dalla grande quantità. 

Da fuori l'abitazione in via Manzoni 87 a Chiampo sembrava una casa fatiscente, dentro però lampade e condizionatori andavano giorno e notte. Un particolare che ha fatto insospettire gli uomini dell'arma che hanno fatto partire le indagini.

Tutte le stanze della casa erano tappezzate da pannelli di alluminio, al loro interno c'erano diverse lampade collegate a dei timer per velocizzare la crescita delle piante illegali che in un terzo dei tre mesi normalmente necessari  fiorivano ed erano pronte per la raccolta delle foglie da essiccare. 

 Sono stati sequestrati 10 chili di marijuana già pronta per il consumo e oltre mille piante, da quelle appena seminate a quelle più grandi e pronte per essere lavorate.

casa della droga

Il bosniaco, che viveva all'interno dell'edificio, sarebbe stato "solo" il custode dell'abitazione di proprietà di un italiano che, ignaro di quanto vi accadesse al suo interno, da tre anni l'aveva concessa in affitto ad un terzo uomo di cui non è ancora stata chiarita la posizione.

I carabinieri cercano i complici, che da almeno da tre mesi, ma si sospetta che le attività della serra andassero avanti da anni, avevano messo a punto un sistema di filtri per l'areazione così da non far trapelare all'esterno il forte odore di marijuana. L'elettricità per alimentare lampade e ventilatori veniva deviata direttamente da un cavo dell'alta tensione. Un allacciamento abusivo fatto sicuramente da mani esperte, visto che i fornitori del servizio non si era accorto dei quasi 9 mila euro al mese di elettricità deviati verso la serra. 

Ancora in via di quantificazione il volume d'affari legato al laboratorio illegale, quasi completamente automatizzato e attivo 24 ore su 24, restano ancora oscuri anche i canali di smercio della droga. 

Il VIDEO GIRATO DAI CARABINIERI DURANTE L'ISPEZIONE DELLA CASA

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Chiampo, un palazzo come serra di marijuana: arrestato il "giardiniere"

VicenzaToday è in caricamento