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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Vicenza, Donna chiama donna: oltre 500 casi trattati

E' il risultato di cinque anni di sportello in città: 90 le situazioni ancora aperte, 169 le denunce

anti violenza-2La competenza territoriale del CeAV riguarda l’ex Ulss 6, all’interno della quale circa un terzo della popolazione risiede nella città di Vicenza. Ben il 56%, più della metà quindi, delle donne che hanno avuto accesso al CeAv risulta risiedere nel Comune di Vicenza e solo il 41% nei Comuni appartenenti al resto dell'ex Ulss 6. Il restante 3% è composto da utenti con residenze fuori territorio, ma domiciliati nei Comuni di competenza o in situazioni di emergenza. Questi dati fanno quindi supporre che mentre per la città di Vicenza il Centro Antiviolenza sia ormai un servizio consolidato e riconosciuto, sia dalla cittadinanza che dai servizi, lo è meno in alcuni Comuni della provincia.

Il 67% dell’utenza del Centro Antiviolenza è di nazionalità italiana, mentre il 33% straniera. Poiché è noto che il fenomeno della violenza di genere è trasversale a cultura e nazionalità, il minor numero di accessi di donne straniere può essere letto come difficoltà da parte di alcune culture afar emergere situazioni di violenza e maltrattamento, e quindi a chiedere aiuto, oppure come scarsa conoscenza del servizio stesso da parte delle comunità straniere.

Più della metà delle donne prese in carico dal Centro Antiviolenza convive con il maltrattante, generalmente il compagno o marito (282 donne su 520). Analogamente, più della metà ha figli minori (295 su 520). Se a questi dati si aggiunge il fatto che quasi il 46% delle donne prese in carico risulta privo di reddito, appare chiara la situazione di fragilità socio-economica a cui una donna può andare incontro se decide di lasciare il maltrattante. Per circa la metà delle donne che si rivolge al CeAV uscire da una situazione di maltrattamento risulta difficile, in quanto richiede risorse, soprattutto economiche, difficilmente raggiungibili. In questo senso l'iniziativa la Valigia di Caterina, promossa dal Comune di Vicenza con numerosi partner per aiutare anche economicamente le donne vittime di violenza una volta uscite dalla rete dei servizi, rappresenta un progetto innovativo, unico nel suo genere.

In cinque anni di attività, dei 520 casi presi in carico 430 sono stati chiusi con differenti motivazioni. Per il 38% i casi sono stati chiusi perché le donne sono uscite dalla situazione di violenza, generalmente attraverso un’effettiva separazione dal maltrattante, sia fisica che psicologica. Per il 30% si tratta di casi “chiusi d’ufficio” per irreperibilità della donna (non più raggiungibile telefonicamente); per trasferimento (in alcuni casi la donna si trasferisce in altra Provincia, Regione o anche Stato, spesso con un aggancio preventivo ai centri o servizi di quel territorio); per richieste non pertinenti (ricerca di casa, un sostentamento economico, disputa condominiale...); per semplice consulenza o orientamento. Il 21 % dei casi è inviato ad altri servizi (tutela minori, consultorio familiare...): tra questi casi risultano sia donne orientate verso altri servizi in quanto non ritenute vivere situazioni di competenza di un Centro Antiviolenza, sia donne che, dopo aver fatto un percorso all’interno del servizio, vengono indirizzate altrove per il mutare della problematica principale. L’11% dei casi, infine, ha rinunciato al percorso di uscita, ovvero ha deciso di interrompere il progetto proposto dal CeAV, scegliendo autonomamente di rimanere all'interno della relazione o tentando una mediazione o terapia di coppia. Queste donne sono ovviamente libere di rivolgersi nuovamente al Centro nel caso in cui decidano di riprendere il percorso. A questo proposito, sul totale delle 520 persone prese in carico dal CeAV, 30 si sono rivolte nuovamente al Centro dopo un certo periodo di tempo dalla chiusura del caso, perché si sono ritrovate nuovamente in una situazione di violenza o per un orientamento, a dimostrazione del fatto che il servizio rimane un punto di riferimento nel tempo.

In cinque anni di attività, le utenti del CeAv che hanno sporto denuncia o in relazione al cui caso vi è stata una denuncia d’ufficio sono state 16935 sono i casi in cui si è dovuti ricorrere ad una misura cautelare per la gravità della situazione (decreto di allontanamento, decreto di divieto di avvicinamento o di dimora). Risultano inoltre 23 condanne (alcune solo in primo grado, altre con sentenza definitiva con patteggiamento del reo), anche se tale dato è da ritenersi incompleto perché in molti casi il percorso al CeAV termina prima della chiusura del procedimento penale.

Il numero di riferimento nazionale contro la violenza è il 1522.

Il numero del Centro Antiviolenza di Vicenza è 0444230402.

Il Centro si trova in via Torino 11 ed è aperto lunedì, martedì, mercoledì e venerdì dalle 9 alle 14.30, il giovedì dalle 9 alle 17.

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