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Cronaca

Caso di lebbra nel Trevigiano, Zaia: "Non allerta ma attenzione in tutto il Veneto"

Riferendosi agli arrivi di migranti imposti dal Governo, il governatore ha tenuto a rimarcare con forza che "la Regione ha una propria idea strategica e operativa per salvaguardare la salute dei cittadini e dei migranti

Non è "allarme" ma sicuramente "allerta" in tutto il Veneto per il caso di lebbra diagnosticato nel Trevigiano. 

"Sono qui oggi all'Ospedale di Treviso per tranquillizzare tutti i veneti e le molte mamme che mi hanno inviato mail preoccupate: la situazione e' totalmente sotto controllo e lo e' anche grazie all'attenzione e alla velocita' diagnostica dei medici di questo nosocomio, che hanno rinvenuto questa patologia in un paziente ricoverato per tutt'altri problemi. Questo approccio, per il quale ringrazio l'ospedale ed i suoi sanitari, e' di per se' stesso garanzia di sicurezza e attenzione".

Lo ha dichiarato stamattina il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, intervenendo, con la direzione strategica dell'Ulss 9 e alcuni specialisti, alla conferenza stampa convocata a seguito del caso di lebbra diagnosticato  ad un cittadino bengalese di 37 anni, residente a Quinto di Treviso, inizialmente ricoverato per problemi cardiaci. Questo tipo di patologia - hanno spiegato i sanitari - e' a basso tasso di infettivita' e si trasmette solo con contatto diretto prolungato. Le terapie sul paziente stanno dando i risultati attesi e la profilassi sui contatti familiari e' stata avviata. "Cio' nonostante - ha detto Zaia - dobbiamo prendere realisticamente atto della possibilita', non escludibile a priori, che alcune malattie da tempo debellate possano riprendere vigore anche da noi e la salvaguardia della salute dei cittadini Veneti e' un mio obbligo costituzionale. Per questo l'attenzione dell'intero sistema sanitario veneto rimane al massimo, sia sul piano della prevenzione che su quello della profilassi dove e quando necessaria".

Riferendosi agli arrivi di migranti imposti dal Governo nazionale nell'ambito dell'operazione Mare Nostrum, Zaia ha tenuto a rimarcare con forza che "la Regione ha una propria idea strategica e operativa per salvaguardare la salute dei cittadini, ma anche quella dei migranti, che giungono letteralmente scaricati sui territori da uno Stato cialtrone che non si preoccupa per nulla del dopo, e nemmeno, aspetto questo sconvolgente, della salubrita' dei siti dove vorrebbe inviarli. Prova ne sia - incalza il Governatore - che tutti e 5 quelli ipotizzati in Veneto sono risultati totalmente inadatti allo scopo dopo le verifiche delle nostre task forces e piu' simili a delle discariche a cielo aperto che a delle strutture di accoglienza quanto meno dignitose".

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