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Cronaca Caldogno

Campiello, vince Balzano: "Vorrei che Roberto Baggio leggesse il mio libro"

"L'ultimo arrivato" di Marco Balzano è una storia che affronta il triste e poco noto problema dell'emigrazione infantile negli anni '50 dello sviluppo economico. "Vorrei lo leggesse Roberto Baggio, che è stato il mio primo idolo"

"Il mio libro? Vorrei che lo leggesse Roberto Baggio, è stato il mio primo idolo". Così Marco Balzano, insegnante milanese 37enne, subito dopo aver ricevuto il premio Campiello, grazie al suo "L'ultimo arrivato". La premiazione della 53esima edizione del contest letterario si è tenuta sabato sera, alla Fenice di Venezia, davanti a un folto pubblico di autorità della politica, dell'imprenditoria e della cultura. 

Balzano è autore di una storia che affronta il triste e poco noto problema dell'emigrazione infantile negli anni '50 dello sviluppo economico; una storia che drammaticamente sembra avere molte attinenze con le tragedie dei nostri giorni, in contesti però - come ha ricordato l'autore - dove alla speranza di un possibile sviluppo oggi c'e' una emigrazione intercontinentale di gente che fugge anche da scenari di guerra. Il vincitore, euforico e emozionato, ha definito il suo lavoro "commovente" e alla domanda a chi farebbe interpretare la storia in un film ha risposto senza esitare: "Toni Servillo".

L'opera racconta la storia di un ragazzino che parte e fugge dalla Sicilia lasciando dietro di se una famiglia che, come il padre, preferisce saperlo lontano ma con almeno un cenno di futuro. E' una storia difficile, un romanzo che però come ha detto lo stesso autore non è "nè storico nè sociologico" ma durante la premiazione Balzano ha voluto esprimere un ringraziamento alle famiglie "che mi hanno aperto le porte di casa per raccontarmi la loro storia di emigrazione minorile".

 

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