rotate-mobile
Cronaca Valdagno

Blitz contro bracconieri: richiami vietati e specie protette

Le due operazioni da parte della polizia provinciale sono avvenute negli ultimi due giorni, entrambe nella Valle dell'Agno. Zanoni dell'Idv: "Il bracconaggio è una piaga devastante"

Due operazioni della Polizia Provinciale in una settimana hanno fermato cinque bracconieri nella Valle dell’Agno (VI). L’Europarlamentare IdV Andrea Zanoni ha affermato: «Sono colpi importanti contro la caccia di frodo. Il bracconaggio è una piaga devastante: complimenti alla Polizia Provinciale che ha messo a segno questo risultato in un territorio che è passo migratorio obbligato per migliaia di uccelli». UCCISO L'ULTIMO URUGALLO

A Malga Rialto, tra la frazione di Valdagno (VI) Castelvecchio e cima Marana, è stato colto in flagranza di reato un gruppo bracconieri tra i 47 e i 57 anni d’età. Uno è riuscito a darsi alla fuga facendo perdere le proprie tracce, mentre di quelli individuati tre sono residenti a Montecchio Maggiore (VI) e uno a Valdagno. Tutti i fermati avevano regolare licenza ad uso caccia. Gli agenti della Polizia Provinciale hanno sequestrato loro i fucili, gli uccelli protetti abbattuti (Pispole e Fringuelli), duecento munizioni, i richiami elettrici e una fotocellula alimentata a batteria. Sono accusati di uso di richiami elettrici vietati e caccia a specie protette. I bracconieri avevano ideato un congegno che, sistemato sul sentiero di accesso all’area dove erano appostati, li avvertiva attraverso una spia luminosa dell’arrivo di eventuali controlli.

A distanza di pochi giorni, un uomo di 67 anni residente ad Altissimo (VI) è stato denunciato dalla Polizia Provinciale di Vicenza alla Procura della Repubblica per maltrattamento di animali e uccellagione. Dopo numerosi appostamenti e la perquisizione nella sua abitazione, gli agenti hanno rinvenuto decine di uccelli protetti abbattuti e carne di capriolo. La Polizia Provinciale ha inoltre sequestrato al bracconiere, che operava nella zona montana tra Altissimo e Valdagno, archetti, reti, trappole e vischio.

Andrea Zanoni, Europarlamentare IdV e vice Presidente dell’Intergruppo per il benessere degli animali a Parlamento Europeo ha affermato: «Non si può abbassare la guardia. Per fare strage di uccelli, questi criminali utilizzano trappole disumane, come gli archetti e il vischio, che lasciano l’animale agonizzante per ore. Servono controlli serrati e pene esemplari per questi delinquenti. Mi congratulo per il risultato portato a casa in meno di una settimana dalla Polizia Provinciale in un territorio dove purtroppo il bracconaggio è un’abitudine diffusa. Mi auguro che le indagini relative alla prima operazione proseguano sino ad individuare il quinto uomo che si è dato alla fuga».

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Blitz contro bracconieri: richiami vietati e specie protette

VicenzaToday è in caricamento