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Cronaca Brendola

Brendola, allarme nutrie, l'Amministrazione apre la caccia

Scatta l'ordinanza che permette l'attivazione del controllo numerico e presidi per il contenimento dei roditori. Il sindaco Renato Ceron: "Quello delle nutrie è un problema delicato, ma urgente"

A Brendola scatta l’ordinanza dell’Amministrazione comunale a contrasto della proliferazione delle nutrie sul territorio. A seguito delle numerose segnalazioni dei cittadini, è al via un programma di controllo per il contenimento della popolazione. La nutria possiede, infatti, un’elevata capacità di dispersione, e un tasso riproduttivo molto elevato, con una media di 13,96 piccoli per femmina. Tali fattori, uniti alla conformazione del territorio di Brendola, caratterizzato da un fitto reticolo idrografico e dall’assenza di predatori specifici per la sua specie, ha consentito all’animale di proliferare indisturbato.

La nutria è fonte di molteplici minacce per la comunità. In primis è lo scavo delle gallerie dove si rintana  rappresenta un rischio per la stabilità delle arginature, comportando quindi contestuali criticità idrogeologiche; la presenza di cunicoli sempre più estesi è un pericolo inoltre anche per la staticità delle arterie stradali, la cui eventuale manutenzione rappresenta un costo per la collettività, senza dimenticare i pericoli per la viabilità rappresentati da animali vaganti. Infine, un’elevata presenza di tale specie, introdotta artificialmente ma in modo incontrollato nel secolo scorso, può arrecare gravi danni al settore primario e allo stato di conservazione di specie faunistiche autoctone, come confermato dalla Ulss 5 che ne ha accertato l’eccessiva presenza con ricadute anche dal punto di vista sanitario.

L’Amministrazione ha disposto un’ordinanza in vigore dal prossimo 20 luglio e fino al 20 novembre per il contenimento della diffusione, mediante cattura o abbattimento diretto con arma da fuoco da parte di personale in possesso di abilitazione. In particolare, l’abbattimento diretto sarà consentito a cacciatori con patentino o agricoltori in possesso di porto d’armi nel perimetro territoriale di competenza, con carabina di piccolo calibro o fucile con canna ad anima liscia e munizione spezzata.

Il privato cittadino potrà procedere alla cattura e alla soppressione dell’animale, ma senza l’utilizzo di armi da fuoco ed evitando di infliggere all’animale inuitili sofferenze. Ammessa la cattura con gabbie trappola, in collaborazione con i tecnici abilitati della Provincia di Vicenza, mentre è severamente vietata ​la dispersione di veleni e rodenticidi non selettivi.

 “Un problema delicato -ha spiegato  il Sindaco Renato Ceron ­ ma d’urgenza estrema per la nostra comunità. Con questa ordinanza diamo modo ai cittadini di contare su una risposta efficace e ordinata”

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