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Cronaca

"Blocchiamo l'Italia", solidarietà ma anche dissensi

Se i manifestanti ai blocchi stradali di Vicenza e provincia hanno ricevuto anche l'appoggio degli automobilisti bloccati, non tutti sono della stessa opinione: "Un'ora per arrivare dal pediatra" lamenta una mamma

Non solo pacche sulle spalle e solidarietà, anche da parte delle forze dell'ordine. I manifestanti di Blocchiamo l'Italia, che hanno provocato gravi disagi al traffico il 9 dicembre e che stanno proseguendo nella loro azione martedì 10, hanno hanno scatenato le proteste di chi si è trovato bloccato nel traffico. SEGUI LA DIRETTA

"Stamane la mia libertà di andare al lavoro è stata lesa, sono rimasta al freddo, sequestrata in tangenziale, per 3 ore e mezza. ho perso gli appuntamenti, ho preso una lavata di capo perché non ero in ufficio quando serviva e pare sia stata colpa mia perché non ho fatto un'altra strada - scrive Sabrina Marchesin sulla nostra pagine Facebook -  Se hai da manifestare lo fai davanti al parlamento, al senato, ai ministeri, davanti le ville di arcore o casa di lupi, letta, alfano, renzi e chi vuoi ma non a discapito mio e dei quattro fessi che al mattino vogliono e devono andare al lavoro per mangiare e che comunque non condividono queste forme del tutto inutili e sterili di protesta. dove eravate quando avete votato questa gente? tutti, da destra a sinistra passando per M5S e quant'altri. ho solo una cosa da dire - conclude - VERGOGNATEVI!". 

Anche su Twitter le lamentele non mancano, una "mamma che lavora" denuncia: "50 minuti per fare pochi chilometri e portare la bambina dal pediatra: grazie forconi di Vicenza". 

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