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Cronaca

Eni bloccata per 4 ore dai centri sociali, Bazzaro: «Demagogia»

Decine di attivisti dei centri sociali del Nord Est, tra cui anche vicentini, hanno impedito l'accesso ai camion alla raffineria. Il deputato della Lega accusa «Protesta non costruttiva, servono progetti»

Per 4 ore, fino alle 12 circa, si è svolta una manifestazione organizzata da rappresentanti dei centri sociali del Nordest a Porto Marghera, in via Righi, in corrispondenza dell'accesso alla raffineria Eni. Tra loro anche vicentini. 

La protesta

Gli attivisti hanno bloccato la strada piazzando uno striscione di accusa contro la multinazionale, dopodiché alcuni di loro sono saliti sul tetto della struttura e hanno imbrattato l'insegna con vernice rossa. Sul posto sono intervenute forze dell'ordine e polizia locale, impegnate tra l'altro a gestire il traffico dei tir che non potevano transitare. I manifestanti hanno così motivato l'iniziativa:

«La multinazionale degli idrocarburi viene ritenuta responsabile delle mutazioni climatiche e della devastazione del territorio nelle zone dei pozzi di estrazione, dalla Basilicata alle regioni dell’Africa subsahariana. Eni ha da sempre un ruolo di spicco nella politica internazionale dell’Italia, pratica la devastante prassi del gas flaring in atmosfera, la produzione a partire da sabbie bituminose, gli sversamenti che hanno reso invivibile l’intera regione del Delta del Niger». 

L'accusa della Lega

“Venezia non può diventare solo un parco a tema per turisti. Industria e sviluppo servono alla città. I centri sociali bloccano la raffineria Eni di Venezia ma poi sono i primi a protestare per la mancanza di lavoro e per le poche opportunità di crescita. Decidano cosa vogliono.

E’ paradossale e assurdo che in una delle aree di quello che era uno dei poli industriali del Nord Est, e sul quale la politica da anni si interroga per un rilancio chiave, vi sia chi vorrebbe addirittura far chiudere Eni.

Siamo di fronte all’ennesimo blitz dei centri sociali demagogico e per nulla costruttivo. Sono il primo a sostenere che è doveroso il connubio tra rispetto e la tutela dell’ambiente, la salute dei cittadini e lo sviluppo delle nostre aree, ma non è bloccando ogni cosa e impedendo qualsiasi tipo di sviluppo che si creano posti di lavoro e benessere. Occorre invece progettare in maniera propositiva uno sviluppo economico sostenibile che sappia interpretare al meglio le esigenze della tutela ambientale e quelle della crescita economica e sociale dei nostri territori”.    

Così il deputato leghista Alex Bazzaro, veneziano. 

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