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Cronaca

Black out, il caldo fonde le centraline: Vicenza al buio

Ore di super lavoro per vigili del fuoco e tecnici Aim ed Enel per i numerosi interventi legati all'assenza di corrente, che ha colpito a macchia di leopardo l'intera città

Disagi e molte preoccupazioni per i black out che hanno colpito a macchia di leopardo la città e l'hinterland. Le centraline hanno cominciato a saltare dalle 17 di mercoledì e fino a tarda sera sono stati numerosi gli interventi dei vigili del fuoco per liberare persone rimaste intrappolate negli ascensori, a causa della mancanza di corrente. 

In centinaia, da quasi tutti i quartieri, hanno chiamato sia il 115 sia i centralini di Aim ed Enel per chiedere spiegazioni e sapere quando la luce sarebbe tornata, ma per i tecnici è stato difficile fornire una risposta univoca: in alcuni casi si sarebbe trattato di un sovraccarico legato all'utilizzo di massa dei condizionatori, in altri addirittura di un guasto causato dall'eccessivo calore. Prima di mezzanotte la situazione è tornata alla normalità. 

Le permanenza di Caronte per due settimane, con temperature sopra i 40° e afa soffocante, ha messo a dura prova i veneti: in tutte le provincie ci sono stati decessi legati al caldo torrido ed è stato registrato un boom di chiamate al pronto soccorso per malori, e non solo nelle categorie più deboli, e di ricoveri in geriatria e persino in psichiatria. 

Secondo Arpa Veneto, un miglioramento delle condizioni climatiche si avrà a partire da venerdì pomeriggio, quando una fresca corrente atlantica provocherà precipitazioni, anche di carattere temporalesco, che faranno abbassare le temperature anche di 10°. 

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