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Cronaca Bassano del Grappa

Bassano, tenta estorsione a Renzo Rosso, capitali in Svizzera per coprire l'ombra di Maniero

Un 48enne di Marostica avrebbe ricattato il patron di Diesel per mantenere il silenzio su alcuni rapporti avuti tra Rosso e l'ex boss Felice Maniero

La notizia, se confermata, è destinata a cambiare la percezione pubblica dell'imprenditore bassanese. Secondo il sito "Notte criminale", la guardia di finanza di Vicenza su richiesta del sostituto procuratore Paolo Pecori venerdì avrebbe aperto un indagine su due bassanesi artefici di un estorsione ai danni di Renzo Rosso, perquisite le loro abitazioni.

I due avrebbero avvicinato l'enturage  dell'imprenditore internazionale, chiedendo il finanziamento di una società in Svizzera a loro nome in cambio del loro silenzio su alcuni fatti mai resi noti in passato che avrebbero messo in collegamento Renzo Rosso alla figura del boss della Mala del Brenta, Felice Maniero. Computer e chiavette usb dei due uomini,S.B. ed M.G. ora sarebbero al vaglio dei militari, mentre M.G. 48enne di Marostica sarebbe l'unico iscritto nel registro degli indagati.

Maniero e Rosso sono coetanei e per vicinanza geografica, entrambi provengono da Bruggine, avrebbero potuto conoscersi e frequentare le stesse persone in giovinezza,  sono note le molte visite a Bassano del boss mafioso, ma a parte questo non vi sono prove che i due abbiano mai avuto affari, leciti o illeciti, in comune.

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