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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Bassano del Grappa

Bassano, lo chef scagionato, il ristorante venne bruciato per un prestito negato

Svolta nelle indagini sull'incendio del ristorante al "Vecchio Mulino". Uno degli incendiari ha rivelato che lo chef, accusato di essere il mandante del rogo, fu in realtà la vittima. Avrebbe negato un prestito da 25 mila euro.

Colpo di scena nel processo sul rogo del ristorante il Vecchio Mulino di Onè di Fonte che vede imputato il cuoco ed ex proprietario L. V.

​Dopo che il locale andò a fuoco nel 2011, lo chef venne accusato di essere il mandante dell'incendio commissionato a due conoscenti G. D., 59 anni, di Preganziol, e A. L., 58 anni, residente a Tenerife per incassare i soldi dell'assicurazione. Come riportato da il Giornale di Vicenza, però, uno dei due incendiari avrebbe scagionato l'ex proprietario: «Non è il mandante ma la vittima. È stato punito perché non fece un prestito da 25 mila euro».

Ora si attende la decisione del giudice che, a questo punto, potrebbe far cadere le accuse. 

«Sono stati degli anni molto difficili - spiega il difensore del cuoco, l´avv. Alberini - il peso di queste accuse è come un macigno. Secondo la polizia giudiziaria, avrebbe fatto tutto alle spalle della moglie, e anche questa tesi è stata fonte di disagi famigliari. Inoltre, questo procedimento penale ha bloccato il risarcimento da parte dell´assicurazione, e infatti il “Vecchio Mulino” è ancora in macerie»

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