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Babbo Natale licenziato, i genitori protestano: "Lavoriamo più di voi"

Pubblichiamo la lettera dei genitori della scuola materna San Francesco di Vicenza, dove le maestre hanno deciso di far saltare la festa di Natale per protesta contro i tagli del Governo Monti

Gentile Direttore,
siamo un gruppo di genitori di bambini della Scuola dell’Infanzia S.Francesco dell'Istituto Comprensivo 7 di Vicenza.
E' con rammarico che ci vediamo costretti a rendervi partecipi dei nostri pensieri ma riteniamo che quanto accaduto non debba passare sotto silenzio. Come usanza, in occasione delle festività Natalizie, nelle scuole si organizza una piccola festa, momento ricco di magia, molto spesso allietato dalla presenza di Babbo Natale che porta dei piccoli doni ai nostri bambini. SEI D'ACCORDO CON GLI INSEGNANTI?

Nella nostra scuola, per motivi di spazio, ci è già preclusa la partecipazione a tale momento irripetibile nella vita e crescita di un bambino anche se ovviamente si potrebbe pensare ad alternative come per esempio permettere ad i genitori di ogni classe di entrare a scuola in momenti diversi oppure proporre la recita in altro spazio come succede in altre realtà (anche con personale “statale”). Ma non importa, capiamo i problemi e ci adeguiamo.

Quest'anno però la cosa è degenerata. Circa 10 giorni fa le maestre della scuola ci hanno comunicato via lettera la loro decisione di interrompere tutte le attività inerenti al Natale per protesta contro il Governo Monti che con i suoi tagli rende difficile l'attività del docente e non ne riconosce l'importanza del ruolo. Per tale motivo l'accesso a scuola a Babbo Natale sarà vietato e non ci sarà la festina a porte chiuse nel salone NEMMENO PER I NOSTRI PICCOLI BAMBINI ma, forse, solo un momento di condivisione ognuno nella propria classe.

Ora, se possiamo anche comprendere la motivazione della protesta, non possiamo non indignarci per la scelta di privare dei bambini, ripetiamo, BAMBINI di 3/4/5 anni di un momento magico e tanto atteso. E' stata tentata una mediazione, nel rispetto delle loro posizioni, proponendo però di far entrare il Babbo Natale per consegnare dei regalini, ma ci è stato negato anche questo. E' facile poi esporre cartelli indignati se qualche genitore arriva a protestare telefonicamente con modi coloriti, ma il dialogo non è possibile attualmente, in quanto le insegnanti sono trincerate nelle loro posizioni.

 Noi genitori non vogliamo e non possiamo cedere di fronte a tale violenza nei confronti dei nostri bambini e tantomeno far passare la cosa sotto silenzio. Nella nostra memoria è impresso in modo indelebile il momento della recita alla scuola materna dove mamma e papà ci guardavano commossi... Le lotte fra adulti, anche con Monti, si combattono in luoghi e con modi idonei. Non certo eliminando la figura di Babbo Natale e creando solo malcontento nei genitori. La festa di Natale dovrebbe essere un momento di unione, di calore, di incontro tra scuola e famiglia (anche solo una mezz’ora dove ci si possa fare gli auguri e far cantare ai bambini una canzone con la presenza delle insegnanti e contemporaneamente di mamma e papà, questo avrebbe un enorme valore simbolico).

Invece no, quest’anno sarà solamente un prestesto per fare una guerra contro il governo. Ma i bambini non c’entrano, ribadiamo a gran voce che NOI VOGLIAMO LA FESTA DI NATALE E LA VOGLIAMO ANCHE VIVERE DI PERSONA ASSIEME AI NOSTRI BAMBINI ED ALLE LORO MAESTRE CHE TANTO AMANO, e la vogliamo tanto più quest’anno.

Chiediamo tutti che questa questione non passi sotto silenzio, chi può faccia qualcosa, si parli con le docenti per far capire loro il nostro punto di vista e la nostra amarezza. Siamo a conoscenza che in altri plessi della provincia le docenti non si sono adeguate a tale tipo di protesta ma hanno detto NO esse stesse ed hanno deciso di non far mancare ai bambini questo momento di festa.

Aggiungiamo anche che, proprio in questo periodo di crisi, le lamentele di chi “lavora troppo” suonano ancora più ridicole nei confronti di chi un lavoro non ce l’ha o di chi tutti i giorni lavora 8/10 ore per avere uno stipendio pari o inferiore a quello delle docenti.

Un gruppo di Genitori di alunni della Materna S.Francesco

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