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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Asiago

Asiago, caccia al piromane: "E' tentata strage"

In Altopiano è caccia al responsabile del rogo che per due giorni ha tenuto impegnati i vigili del fuoco di tutta la provincia. In fumo se ne sono andati quasi cento ettari di bosco. Il sindaco di Asiago è pronto a costituirsi parte civile, per il piromane l'accusa potrebbe essere quella di tentata strage

L'incendio non era ancora del tutto spento che già era iniziata la ricerca del colpevole, perchè il rogo di Cima Portule non è stato frutto del caso, ma della mano di un piromane. Ne sono convinti gli uomini del Corpo Forestale, che hanno ascoltato il racconto di diversi testimoni: un uo sospetto è stato visto più volte nei pressi ei roghi. 

Due notti e due giorni dopo l'inizio dell'incendio resta la devastazione che il fuoco si è lasciato alle spalle. Nel complesso le fiamme hanno invaso quasi 100 ettari di boso tra Cima Larici e Cima Portule. Solo grazie all'enorme impiego di mezzi, e alla prontezza dei vigili del fuoco intervenuti da tutta la provincia, l'incendio non si è propagato verso valle. Per questo il primo cittadino di Asiago, l'avvocato Roberto Rigoni Stern è pronto a far costituire il suo Comune parte civile, in un eventuale processo. "L'accusa sarà di tentata strage, quel territorio è disseminato di ordigni bellici. Bombe che con le temperature raggiunte con l'incendio hanno iniziato a detonare. Le oltre 60 persone che sono intervenute hanno rischiato la vita". 

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