Arzignano, la polizia locale adotta lo spray antiaggressione
La giunta comunale ha deliberato mercoledì, all'unanimità, l'adozione dello strumento di autodifesa
La giunta comunale di Arzignano ha deliberato ieri, all’unanimità, l’adozione dello spray antiaggressione come strumento di autodifesa per gli agenti del corpo di polizia locale intercomunale Vicenza Ovest.
L’adozione segue una nota del 22 novembre 2016 dell’organizzazione sindacale DICAPP S.U.L.P.L. con la quale si richiedeva al Comandante del Corpo Intercomunale di Polizia Locale di “valutare la possibilità di adottare quale strumento di autodifesa e in dotazione a tutto il personale, il cosiddetto spray anti-aggressione”. Ne è seguito un passaggio con il quale il Comandante ha chiesto parere alla Prefettura di Vicenza in ordine la possibilità d’acquisto, assegnazione e conseguente utilizzo del predetto spray antiaggressione da parte del personale dipendente. Dopo l’ok della Prefettura, il Comune di Arzignano non ha esitato ad adottare la delibera.
La dotazione dello spray avverrà dopo uno specifico processo formativo da parte degli appartenenti al Corpo Intercomunale di Polizia Locale.
Gli spray sono in grado di nebulizzare una miscela irritante a base di oleoresin capsicum e non hanno attitudine a recare offesa alle persone.
“Che la polizia locale si doti di questo spray –dichiara il sindaco Giorgio Gentilin- è quanto mai opportuno. Molto spesso la polizia locale, anche se non equiparata a polizia di Stato, si trova concretamente ad affrontare sul territorio, soggetti spesso imprevedibili con tutti i rischi che ne conseguono. Sono impegnati in controlli sempre più intensi, sono esposti a improvvise aggressioni. Lo spray non è solo un deterrente, può anche smorzare i bollenti spiriti prima di passare a mezzi di dissuasione più decisi”
“Ritengo questo un passo importante”, aggiunge Massimo Parolin, comandante del corpo di polizia Locale intercomunale Vicenza Ovest.
“Lo spray sarà dato in dotazione agli agenti solo dopo un corso di formazione. Si tratta di un ulteriore ausilio per l’incolumità dell’operatore e del cittadino. Trattasi di un prodotto di libera vendita, ovvero di un dispositivo di autodifesa non assimilabile ad un’arma”.