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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Agugliaro

Arnaldo Cestaro: "A dieci anni dal G8, manca ancora la verità"

Dieci anni fa l'uccisione di Carlo Giuliani e la mattanza alla scuola Diaz. Cestaro, vittima della Diaz, oggi ha 72 anni ed è tornato a Genova, come ogni anno. "Sento un vento nuovo in Italia"

Domani saranno dieci anni esatti dalla mattanza alla scuola Diaz, dove i manganelli gli fratturarono un braccio, una gamba, dieci costole. Questa mattina alle 6 e 10 Arnaldo Cestaro, 72 anni, è salito sulla corriera da Agugliaro a Vicenza, per poi prendere il treno verso Genova. "Ho ancora problemi con il braccio e con la gamba - racconta - Dopo dieci anni, forse mi tocca fare la terza operazione al braccio. Ma il morale è alto". A Genova sono in corso mille eventi per ricordare le manifestazioni finite nel sangue contro il G8: "Domani è dieci anni che la nostra polizia ha ucciso il giovane Carlo Giuliani - dice Cestaro - che abbiamo tutti nel cuore. Speriamo che riaprano i processi per lui".

"Io ero dentro la scuola Diaz, ero il più vecchio, il primo vicino alla porta, ho visto entrare la polizia in maniera criminale - racconta Cestaro - A me hanno rotto un braccio una gamba dieci costole e la testa come una palla. Ho visto ragazzi che chiamavano la mamma in italiano, tedesco, francese. Non si possono dimenticare queste cose. Dopo mi hanno portato all'ospedale Galliera di Genova, otto giorni di prognosi. Lì ho conosciuto Lorenzo Guadagnucci, all'ospedale, il giornalista che allora lavorava al Resto del Carlino. Un bravo ragazzo, ha scritto il libro 'Noi della Diaz'".
Dopo quella notte di sangue, Armando Cestaro ha testimoniato al processo contro i poliziotti autori della mattanza. "Quella sera che gli hanno assolti ho gridato per primo: Vergogna!" racconta. Nel 2008, in primo grado, l'allora capo del reparto mobile di Roma Vincenzo Canterini fu condannato a 4 anni, Michele Burgio e Pietro Troiani a tre anni per aver introdotto nell'edificio due molotov che furono falsamente attribuite ai manifestanti. Nel 2010 la sentenza d'appello ha aumentato le condanne, portandole a 98 anni per 25 imputati (su 28), fra cui Canterini condannato a 5 anni. Ora il processo va verso il ricorso in Cassazione, ma il più letto quotidiano di Genova ha denunciato il rischio che le accuse vadano in prescrizione.

"Hanno preso quattro o cinque anni ma intanto hanno fatto carriera - commenta amaro Cestaro - Dopo 10 anni non abbiamo ancora la verità. Credo che in Italia è maturo il tempo di cambiare non solo il governo, ma proprio la società, dalla base, dalla gente. Sento un vento nuovo ultimamente". Armando Cestaro, dopo quei giorni di luglio del 2001, è tornato a Genova tutti gli anni, per tenere acceso il ricordo di quel "black out" della democrazia. "Faccio ancora il rottamaio, ho il camion che va a prendere i ferravecchi - racconta - Con 450 euro di pensione al mese devo lavorare per forza. Ma sono orgoglioso di battagliare ancora, prima di morire voglio vedere qualche luce che brilla. I giovani riusciranno a cambiare le cose".

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