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Cronaca Arcugnano

Arcugnano, fucilata sulla casa: "Dopo omicidio Pretto sono terrorizzato"

Luca, è un ecologista che vive in un luogo in mezzo alla natura. Dopo un post su Facebook contro i cacciatori domenica dei pallettoni sono piombati sulla tettoia della stalla

Grilletto facile e anche pericoloso. La disavventura successa domenica scorsa a un ambientalista residente sui monti di Arcugnano non può non far pensare alla tragica e ancora irrisolta vicenda di Mauro Pretto, il solitario di Zovencedo ucciso da un colpo di fucile. Anche il 45enne, che ha un negozio a Vicenza ma che vive in un posto isolato in mezzo alla natura (proprio come Mauro) dove tiene i suoi cavalli, è stato "vittima" una doppietta. I pallini del  colpo sparato, fortunatamente, sono arrivati solo sopra alla stalla, facendo scappare gli animali.

LA VICENDA 

"Mentre pulivo lo stallotto  ho sentito due spari e subito dopo una pioggia di pallini è caduta sula tettoia - racconta l'uomo con un post su Facebook - ho raggiunto un cacciatore avvistato in direzione di dove ho sentito sparare e alle mie lamentele ha risposto che non è un problema suo, dileguandosi tra i boschi".

Secondo il racconto del 45enne, che in passato aveva avuto qualche discussione con i cacciatori che avrebbero sconfinato sulla sua proprietà, tutto sarebbe iniziato da un diverbio nato sulla pagina Facebook "Gente di Arcugnano e frazioni". Un commento di troppo sui cacciatori è costato a Luca l'esclusione dal gruppo. "Secondo me qualcuno se l'è presa e non posso non pensare che quella pioggia di pallettoni sia arrivata sul mio tetto per errore, il cacciatore conosce la zona e sapeva benissimo dove sparare". 

GLI ALTRI CASI 

Le doppiette, in quella zona, sono molte ma sono presenti anche abitazioni. Difficile stabilire, nel periodo di caccia, se il cacciatore di turno rispetti o meno il limite imposto dalla legge di lontananza dalle case. Di sicuro i pallini arrivati sopra al tetto del 45enne fanno pensare "Dopo essere stato escluso dal gruppo ho ricevuto molta solidarietà - aggiunge Luca - una signora mi ha anche mandato un messaggio dove diceva che gli è arrivata una scarica di pallini adesso al furgone parcheggiato a casa: dentro c'era suo figlio e per fortuna che i finestrini erano chiusi".

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"HO PAURA PER I MIEI ANIMALI"

Dopo aver fatto la segnalazione ai carabinieri di Brendola il negoziante ora ha paura di ritorsioni.

"Non per me - ammette commosso - ma per i miei gattini, non vorrei che li avvelenassero o li sparassero, ora li tengo dentro in casa e  li lascio uscire solo quando so che non è giornata di caccia".

Luca è una persona tranquilla che ha scelto la vita sui monti con il solo scopo di stare in pace a stare vicino agli animali che ama. Sul cancello ha affisso un cartello dove avvisa "In questa valle residenti e animali domestici vivono e girano in libertà. Se proprio dovete entrare e cacciare state attenti a dove mirate. Grazie di cuore".

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