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Cronaca Arzignano

Arrestato Ghiotto e il compare: "Vivevano di usura, espedienti e truffe"

Le indagini sono iniziate a metà 2012 dalla denuncia di due vittime che hanno riferito ai finanzieri di aver preso in prestito denaro dai due indagati ad un tasso d'interesse tra il 40% ed il 230%

Sembra definitivamente finita la parabola di Andrea Ghiotto, l'ex patron dell'Arzignano Grifo, finito nello scandalo delle false sponsorizzazioni. La guardia di finanza ha arrestato lui e il suo amico/complice Paolo Ortolan, gestore della discoteca Skylight di San Bonifacio, denunciato 9 persone e compiuto 23 perquisizioni nelle province di Vicenza, Verona e Brescia. Le accuse sono pesantissime: usura, estorsione, sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte, false dichiarazioni all'autorità giudiziaria, ricettazione e commercio di opere d'arte e di orologi contraffatti.

LE INDAGINI Le indagini sono iniziate a metà 2012 dalla denuncia di due vittime che hanno riferito ai finanzieri di aver preso in prestito denaro dai due indagati ad un tasso d'interesse tra il 40% ed il 230%. Nel corso delle indagini è poi emersa una serie di ulteriori condotte criminali di Ghiotto con il supporto di vari complici. In particolare, i finanzieri hanno scoperto il vero proprietario del gratta e vinci del valore di un milione di euro, acquistato a marzo 2011 e inizialmente attribuito a Ghiotto e a S.P., 42, ma per il quale la madre del primo aveva rivendicato e ottenuto dai giudici la titolarità. E' però stato scoperto che il vero acquirente del biglietto nonché vincitore della somma era S.P., il quale è stato convinto da Ghiotto a consegnare il tagliando alla propria madre per evitare che la somma vinta potesse essere presa dall'Erario a saldo dei debiti tributari conseguenti alle frodi fiscali di cui entrambi sono stati protagonisti negli anni passati. Pertanto, i tre complici di questa inscenata falsa attribuzione del biglietto milionario sono stati denunciati per sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte e il gip ha disposto il sequestro preventivo di oltre 400mila euro, corrispondenti ai debiti tributari maturati da S.P.

AGGIORNAMENTO In queste ore, secondo quanto spiegato in una conferenza stampa nella caserma della Guardia di Finanza di Vicenza, Andrea Ghiotto e Paolo Ortolan stanno per essere trasferiti rispettivamente nella case circondariali di Vicenza e Montorio Veronese. Le ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti dei due imprenditori sono state emesse dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Vicenza, Stefano Furlani. Le misure cautelari sono state disposte in seguito all'esito di una articolata indagine condotta congiuntamente dai due reparti delle fiamme gialle sotto la direzione del Procuratore della Repubblica, Antonino Cappelleri e del suo Sostituto, Barbara De Munari.

ROLEX FINTO L'ex presidente del Grifo Arzignano, che secondo i finanzieri negli ultimi anni ha vissuto di "espedienti non avendo avviato nessuna nuova attività lavorativa", è stato segnalato inoltre alla Magistratura, insieme ad un altro degli indagati, per alcuni episodi di ricettazione di beni contraffatti o falsificati. In particolare, è stata accertata la ricettazione di un orologio Rolex contraffatto, ricevuto da un 38enne di Montecchio Maggiore (Vicenza), pure indagato di un assegno circolare falso dell'importo di 20 mila euro, fornito loro da un 43enne di Vicenza, anch'egli denunciato. Questi ultimi due, assieme a un 63enne di Arcugnano (Vicenza), hanno commercializzato, spacciandolo per l'originale, un quadro falso riproducente una famosa opera dell'artista olandese Karel Appel, del valore di decine di migliaia di euro. Il quadro è stato recuperato nella stessa mattinata di oggi presso un noto gallerista bresciano che lo stava per mettere sul mercato.

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