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Cronaca Foza

Altopiano, bocconi avvelenati per cacciare i lupi

Nei boschi sopra Foza, a 200 metri dall'abitato, sono state trovate trappole con tagliole nei boschi sistemate vicino agli alberi per cacciare i lupi. Allerta delle forze dell'ordine dopo aver notato carcasse avvelenate

Negli ultimi giorni, gli agenti del Corpo forestale dello Stato e gli agenti venatori della polizia provinciale, stanno effettuando delle ricerche per comprendere se sull’Altopiano, c’è presenza di animali come i lupi. Secondo quanto riporta il ‘Giornale di Vicenza’, alcuni bracconieri sono già passati alle vie di fatto: in due occasioni, in altrettante località in mezzo ai boschi altopianesi, sono state ritrovate trappole per catturare appunto i lupi.

In un caso, la carcassa di un giovane capriolo è stata appesa ai rami di un albero, quale esca di richiamo per i lupi, e sotto è stata sistemata una trappola del tipo a tagliola, così da bloccare il malcapitato predatore.

In un’altra occasione invece, è stata rinvenuta della carne di capriolo  avvelenata sparsa in una zona tra Gallio e Foza dove la presenza dei lupi è stata più volte segnalata. In casi del genere, si pensa che l’obiettivo sia quello di conservare intatto l’animale per poi venderne la pelliccia, che può sfruttare dai 200 ai 300 euro sul mercato nero.

Tale azione, ha indignato molti fozesi che lo  interpretano come un grave gesto nei confronti dell’immagine del paese e degli stessi cacciatori di Foza che, assieme ai loro colleghi di Gallio ed Enego, hanno contribuito alla reintroduzione e al ripopolamento delle varie specie di ungulati che oggi popolano i boschi e i “campigoli” altopianesi.

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