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Cronaca

Altra aggressione al pronto soccorso, ferita un'operatrice sanitaria

La polizia è intervenuta al San Bortolo nella notte tra mercoledì e giovedì

Due settimane dopo il grave episodio di violenza  al pronto soccorso di Vicenza, ecco un'altra aggressione all'interno del presidio medico del San Bortolo. Nella notte tra mercoledì e giovedì, gli agenti della squadra “volanti” sono infatti intervenuti per un attacco nei confronti di un medico e di un’operatrice sanitaria, nonché di un addetto alla vigilanza presso a opera di un cittadino marocchino. L'uomo, un 62enne pluripregiudicato di nazionalità è stato trasferito al centro di permanenza per i rimpatri di Ponte Galeria (Roma) con un ordine di allontanamento dal territorio nazionale.

Secondo quanto ricostruito dalla questura, il marocchino si sarebbe scagliato con violenza nei confronti del personale sanitario al momento di esser sottoposto a una visita medica, con una violenta aggressione che ha provocato a un'operatrice sanitaria lesioni al braccio giudicate guaribili con una prognosi di 5 giorni. Quindi, anche l’addetto alla sicurezza, intervenuto in difesa della vittima con l’intento di interrompere la violenta aggressione, è stato a sua volta colpito rimanendo anch’egli contuso nel corso della colluttazione.

L’uomo, già conosciuto alle forze dell’ordine per essersi reso responsabile di reati di varia natura e gravità, quali resistenza a pubblico ufficiale, lesioni, danneggiamento e ricettazione, è stato subito dopo condotto negli uffici di viale Mazzini. Valutata la gravità della situazione, nei suoi confronti la polizia ha proceduto con la denuncia alla procura della Repubblica per lesioni personali aggravate e all’applicazione della sanzione amministrativa di 1000 euro per aver creato turbativa alle normali attività sanitarie. Infine, in considerazione del suo profilo criminale e dei gravissimi fatti avvenuti la scorsa notte, il questore ne ha disposto l’immediato allontanamento dal territorio nazionale con contestuale ordine di trattenimento presso il C.P.R.

“I fatti che si sono verificati ieri notte al Pronto Soccorso sono di una gravità inaccettabile, ed hanno costretto Polizia e Sanitari ad operare in situazione di pericolo – ha tenuto a sottolineare il questore di Vicenza Paolo Sartori –  Anche in questo caso l’immediato intervento degli agenti della polizia di Stato è stato provvidenziale per evitare che la situazione potesse ulteriormente degenerare. Per questi motivi, al di là degli aspetti penali e di carattere amministrativo, ho disposto l’immediato allontanamento di questo soggetto dal territorio nazionale.

“La violenza non è mai tollerabile e ancor meno lo è quella contro chi è impegnato nel suo lavoro; contro un professionista sanitario è un gesto, se è possibile, ancora più odioso. Esprimo la mia solidarietà all’infermiera dell’ospedale di Vicenza, augurandole una pronta guarigione, e alla guardia giurata aggrediti questa mattina mentre erano al lavoro al Pronto soccorso”. Con queste parole il Presidente della Regione del Veneto ha espresso la sua vicinanza ai due operatori aggrediti. “La sicurezza sul luogo di lavoro è un diritto di ogni dipendente – ha concluso il governatore -. Le aggressioni negli ambienti sanitari, invece, rappresentano un vero problema. L’aggressore di Vicenza è stato bloccato dalla Polizia che ringrazio per l’intervento tempestivo. Sono certo che la giustizia farà il suo corso a conferma che comportamenti violenti e aggressioni non sono ammissibili”.

Sull'accaduto è intervenuto anche il primo cittadino Francesco Rucco: "Esprimo solidarietà e vicinanza – fa sapere il sindaco di Vicenza – all'infermiera e alla guardia giurata che sono state aggredite nella notte al pronto soccorso dell'ospedale San Bortolo durante il compimento del loro servizio. Le professionalità in campo sanitario sono ultimamente messe a dura prova da episodi di soprusi e violenza da parte di alcuni utenti che non rispettano minimamente chi lavora per il loro bene".

"Condanno con forza questi episodi - conclude - e mi complimento con il questore per aver provveduto all'immediata espulsione dell'aggressore, confermandogli la piena collaborazione anche per implementare i servizi di controllo negli ospedali e nei centri medici della città. Faremo tutto il possibile perchè fatti del genere non abbiamo più a ripetersi".

Anche il direttore generale dell’Ulss 8 Berica Maria Giuseppina Bonavina esprime la vicinanza di tutta l’azienda all’infermiera e all’addetto alla vigilanza coinvolti e ringrazia le Forze dell’Ordine per il tempestivo intervento: «È sconcertante dover commentare un nuovo episodio di aggressione ad un operatore sanitario dopo i fatti di pochi giorni fa, anche se ritengo che si possa parlare di casualità, non essendoci alcun collegamento tra i due eventi. Desidero innanzitutto manifestare la solidarietà di tutta la Direzione all’infermiera e all’addetto alla vigilanza coinvolti e ringrazio le Forze dell’Ordine per la prontezza con cui sono intervenute per bloccare l’autore di un gesto causato con ogni probabilità dallo stato di alterazione, ma questa naturalmente non può essere considerata in nessun modo una qualche forma di giustificazione. Il supporto immediato da parte delle Forze dell’ordine ha consentito di riportare rapidamente la situazione sotto controllo, a conferma anche dell’efficacia delle rafforzate misure di sicurezza introdotte nei nostri ospedali condivise anche con la Prefettura».


 

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