Aggressione alla festa della Sud: "Episodio razzista, branco senza controllo"

"Sono stati momenti terribili, a un certo punto ho temuto il peggio". Un testimone, sulla cui identità manteniamo il riserbo, racconta cosa ha visto dell'aggressione a Thomas Mulugheta, il giovane di origini eritree picchiato sabato notte alla Festa della Curva Sud, allo stadio Menti. 

"Ero seduto sulla gradinata, era molto buio. A un certo punto, dalla parte opposta, ho sentito urlare più volte la parola "negro" e mi sono accorto di questi due individui, entrambi con la testa rasata, che stavano prendendo a calci e pugni un ragazzo di colore. Non essendo riuscito a capire il motivo dell'aggressione e non conoscendo nessuno dei tre, non sono intervenuto subito. Dopo pochi minuti ho sentito una gran confusione provenire dal piazzale e sono sceso: la scena era spaventosa. Una trentina di persone aveva circondato la vittima per picchiarla e a un certo punto lui è anche caduto per terra. Probabilmente qualcuno lo ha aiutato a rialzarsi e a fuggire. Alcuni lo hanno inseguito per qualche decina di metri fino all'argine, poi è riuscito a dileguarsi".

"Il tutto è durato pochi minuti - prosegue - ma ho avuto veramente paura che potesse capitare qualcosa di grave. Ho visto il branco scatenarsi senza controllo, probabilmente in pochi sapevano cosa stavano facendo e perchè. Ho visto addirittura un ragazzino buttare via la birra per gettarsi nella mischia e dare il suo contributo al pestaggio...Sono molto amareggiato di aver assistito a un episodio del genere nella curva che amo e sono sollevato che la vittima non abbia avuto conseguenze gravi. Purtroppo non conosco gli aggressori, altrimenti sarei andato subito a denunciarli". 

Nel frattempo, Thomas Mulugheta è stato sentito in questura e la Digos si sta occupando delle indagini per fare luce sui fatti.