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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Vescovo in Camerun: “Povertà materiale, ma dignità e sincerità”

Mons. Beniamino Pizziol racconta ancora i giorni che sta vivendo nel Paese dell'Africa e fa riferimento alla nomina di due nuovi cardinali del Vicentino: "Riconoscimento alla laboriosità e alla dedizione pastorale veneta"

Prosegue il viaggio del vescovo di Vicenza, mons. Beniamino Pizziol, in Camerun. Tanto da fare nei giorni scorsi per lui che è venuto a contatto con la realtà, emozionante, del luogo: “Ho celebrato l’eucaristia con don Giampaolo Marta e don Gianantonio Allegri e tutti i responsabili laici della loro grande parrocchia e poi ho visitato la Scuola primaria cattolica che conta 540 alunni divisi in dieci classi. I bambini sono stipati nelle aule, ma seguono le lezioni con una attenzione e una compostezza per noi quasi inimmaginabili.  Bambini che per andare a scuola fanno anche 7/8 chilometri a piedi al mattino e altrettanti la sera per tornare a casa dove consumeranno l’unico vero pasto della giornata, a base di miglio, elemento base della loro alimentazione”.

PRESIEDUTA LA PRIMA MESSA

LABORATORI IN CAMERUN. Il vescovo ha parlato anche dei progetti e i laboratori artigianali presso la missione di Tchére: “C’è il mulino per la macinazione del miglio – continua a raccontare il Vescovo – una falegnameria e una officina di saldatura di cui gli uomini e le donne della missione possono servirsi. Tutti i macchinari sono giunti da Vicenza, grazie alla generosità dei nostri fedeli”. C’è anche un convitto che ospita 28 giovani studenti delle superiori sostenuti negli studi dalla diocesi di Vicenza. “Questi ragazzi mi hanno ringraziato per la presenza dei nostri preti, li ho incoraggiati a interrogarsi seriamente anche sulla loro vocazione; uno di loro lo scorso anno è entrato nel seminario locale per iniziare la formazione al sacerdozio”.

GRANDE POVERTA' MA GRANDE DIGNITA'. A Mindif sabato 11 gennaio il Vescovo ha visitato con commozione la tomba di don Luciano Ruaro, un prete vicentino che ha voluto restare in Camerun fino alla morte (avvenuta nel 2005) e ha voluto essere sepolto li, tra la gente che aveva servito come missionario fidei donum. Anche qui Messa all’alba, perché le giornate in Africa seguono il ritmo del sole, iniziano e finiscono presto. La missione è l’unico luogo dotato di illuminazione elettrica. Nella stessa comunità operano le suore della Divina Volontà, tra cui suor Francesca Paulon originaria di Quinto Vicentino. “Vedo una grande povertà materiale – ha detto il Vescovo – ma vissuta con estrema dignità. Mi colpisce l’autenticità delle persone che si rapportano a te senza maschere, senza sovrastrutture. E questa sincerità traspare anche nella scelta di credere”.

Il vescovo nella missione



CRESIMA. Infine il vescovo ha conferito la Cresima a 42 giovani (dai 18 anni in su). “E’ stata una grande festa con danze, canti, segni. Ho visto e percepito il volto di un cristianesimo giovane, di una chiesa cosciente, convinta e coinvolta nella propria adesione di vita a Cristo e al messaggio del Vangelo: questo viaggio mi sta donando giorni di autentica grazia”. Da mercoledì 15 si trasferirà a Loulou.

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