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Valanga in Marmolada: primo bilancio di sei morti e otto feriti

Sulla vicenda è intervenuto l’assessore regionale Gianpaolo Bottacin: «Le squadre dei soccorritori alpini sul posto con unità cinofile»

È purtroppo ancora provvisorio il bilancio delle vittime e dei feriti, a seguito del distacco del seracco dalla calotta sommitale del ghiacciaio della Marmolada, sotto Punta Rocca.

Una valanga di neve, ghiaccio e roccia che nel suo passaggio ha coinvolto anche il percorso della via normale, mentre vi si trovavano diverse cordate, alcune travolte. Al momento sono stati recuperati otto feriti, due trasportati all'ospedale di Belluno, uno più grave a Treviso, cinque a Trento, e purtroppo sei persone sono state rinvenute senza vita. Non si sa ancora il numero definitivo di alpinisti coinvolti. Per il rischio di nuovi distacchi, l'elicottero di Trento sta provvedendo alla bonifica dell'area con la Daisy Bell e scongiurare così il più possibile il pericolo per gli operatori. Sul posto gli elicotteri del Suem di Pieve di Cadore, di Dolomiti Emergency di Cortina, di Trento, della Protezione civile della Regione Veneto, dell'Air service center e le stazioni del Soccorso alpino bellunese e trentino. 

Sulla vicenda è intervenuto anche l’assessore alla Protezione Civile della Regione Veneto, Gianpaolo Bottacin. «Sono in contatto con il Capo del Dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio – le sue parole -, per tenerlo informato, e con il Capo della Delegazione del Soccorso Alpino Alex Barattin. Per la parte veneta sono già operativi i due elicotteri del Suem 118 della Ulss di Belluno. Operativo anche uno degli elicotteri della Protezione Civile della Regione del Veneto per trasportare squadre dei soccorritori alpini con unità cinofile sul posto. Tutte le squadre del soccorso alpino della zona sono state attivate. Già recuperati i primi feriti».

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