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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Trissino / Viale Stazione

Arcangelo Sassolino, un vicentino in mostra a New York

L'artista di origini trissinesi è in mostra all'Istituto svizzero della Grande Mela. In questi giorni, una sua opera anche al Macro di Roma

Jimmie Durham, Martin Kersels, Michael Landy, Liz Larner, Christian Marclay, Ariel Orozco, Arcangelo Sassolino, Roman Signer e  Johannes Vogl sono  i nomi degli artisti presenti alla mostra "Under Decostruction II all'Istituto Svizzero di New York, fino al 19 giugno prossimo.

Presentata al Museo Tinguely di Basilea nel 2010, Under Destruction è divisa in tre capitoli successivi allo Swiss Institute ed ogni capitolo è caratterizzato da opere liberamente raggruppate sia per i temi, che per per spirito.

L'italiano Arcangelo Sassolino, AOS Untitled (2007) percepisce la tecnologia come bruta, come forza distruttiva, che non può essere dissociata dalle questioni ambientali. Un braccio idraulico spinge gradualmente ed insensatamente e distrugge un grande blocco di legno. L'opera  gradatamente si consuma....

Arcangelo Sassolino (1967) vive e lavora a Vicenza. Prima di frequentare la “School of Visual Art”di New York (1990-1995) ha lavorato alla Casio, sempre a New York (1992-95). Come artista continua a lavorare con materiali industriali come il cemento e l'acciaio con i quali realizza sculture e progetti architettonici.

Attualmente è in mostra a Roma al Macro un'opera  di Sassolino  "Piccolo animismo" fino al  12 Giugno 2011.

Da sempre interessato ai limiti della forma, della materia e del movimento, Sassolino carica il suo lavoro di una tensione fisica che scuote l’opera dall’interno: “Ogni volta che sono su un aereo mi chiedo a quanta sollecitazione può resistere un’ala sapendo che per stress meccanico qualsiasi materiale prima o dopo è destinato a collassare”. Quindi “perché non forzare questa possibilità della materia contro la materia - aria e acciaio; pressione su metallo; tonnellate sulle saldature - perché non forzare verso il limite le caratteristiche della materia facendone uscire l’imprevisto come forma e come suono? Spesso compaiono conseguenze sonore prodotte per attrito, impatto o cedimento dei materiali. A volte anche stolide masse che non diresti, si rivelano cantanti”.

(nella foto, l'artista e la sua opera "Galleria continua")

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