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Cronaca Valdagno

Valdagno: cambiano i voti via internet, 10 studenti denunciati

Gli accertamenti svolti, di concerto con la dirigenza dell'Itis Marzotto, hanno dimostrato che erano stati usati sofisticati software sia per accedere alla rete, ovviamente protetta, sia per modificarne alcuni contenuti

Si cambiano i voti ma finiscono nei guai. Dieci studenti, cinque ancora minorenni, ritenuti responsabili, a vario titolo, di aver violato la rete informatica della scuola durante lo scorso anno scolastico sono stati denunciati dai carabinieri di Valdagno.

Le intrusioni, probabilmente, non sarebbero mai state scoperte se uno dei 'pirati' non fosse passato improvvisamente dal 3 al 9 come voto nei compiti in informatica, dimostrando una preparazione nell'ultimo periodo dello scorso anno scolastico che mai aveva avuto nei precedenti mesi, sbalordendo professore e preside.

Quest'ultimo un sospetto lo ha però avuto e così si é rivolto ai carabinieri. I tecnici dell'Arma si sono quindi attivati scoprendo che era stato inserito un file script nel computer dell'insegnate permettendo così ai dieci discoli - 5 maggiorenni e altrettanti minorenni delle classi IV e V - di carpire la password per accedere alla rete informatica. Una volta all'interno avevano un quadro completo della materia, dei voti e soprattutto delle tracce che l'insegnante aveva messo giù per le prove scritte in classe. Compito che poi veniva consegnato prima degli altri compagni e con l'accortezza di inserire impercettibili errori.

A beneficiarne principalmente l'ultimo della classe, che è andato a nozze avendo in anteprima le tracce del compito. Il voto finale ha poi contribuito alla promozione alla classe quinta. Le violazioni della rete sono cominciate a metà dello scorso anno scolastico e per alcuni dei denunciati, quelli ancora nella scuola dell'obbligo, è pendente anche una sanzione disciplinare. I carabinieri hanno scoperto che a mettere a punto il sistema per violare la 'rete' erano stati in due, mentre gli altri, dimostrando comunque una certa capacità, si sono accodati usufruendo dei benefici. Sentiti dagli investigatori quasi tutti si sono giustificati dicendo che era stata una bravata. Ai genitori, increduli di fronte alle vicende ricostruite dai carabinieri, non è rimasto altro che assolversi affermando che è difficile stare dietro ai figli, specialmente nel rapporto che hanno questi con la telematica. Da parte sua, il preside ha fatto una scelta drastica, togliendo a tutti i professori dell'istituto tecnico il computer fisso e fornendo loro dei tablet in modo che possano portarseli sempre appresso.

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