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Bressan, capogruppo Pdl a Schio: "Il consorzio di bonifica è nel caos"

Il commento del capogruppo Pdl sulle nuove "poltrone" del Consorzio di Bonifica

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di VicenzaToday

"Pur tentando di comprendere le legittime ragioni di chi è favorevole a Energia Veneta la nuova società partecipata del Consorzio di Bonifica Alto Pianura Veneta, non ne trovo nessuna che mi convinca che questa scelta determinerà una diminuzione dei costi di gestione dell’ente consortile a favore di maggiori interventi per la salvaguardia del territorio, né tantomeno una riduzione delle bollette a carico dei cittadini. -  esordisce Alberto Bressan consigliere comunale del PDL a Schio.

"Sia ben chiaro che la mia non è una presa di posizione contro la produzione di energia da fonti rinnovabili, ci mancherebbe altro, ma la presa di coscienza che una razionalizzazione dei costi di gestione non si ottiene di certo con la moltiplicazione di “posti” e stipendi. E la tesi dei fautori della nuova società: più posti più efficienza, mi sembra quantomeno difficile da sostenere di fronte alla Regione Veneto che ancora deve esprimersi sulla nuova società. Ritengo che tutti i protagonisti di questa vicenda – continua il consigliere scledense del PDL - abbiano ben chiaro che la soluzione ai problemi di governance all'interno dei vertici del Consorzio APV non possono passare attraverso un accordo “vecchio stile” fatto sulla pelle dei cittadini".

"Perché, se così fosse, alla fine a pagare saranno solo loro. Ritengo che in questa fase decisiva sia importante – dopo la netta contrarietà alla nuova società espressa in aula dal Presidente del Consiglio regionale Clodovaldo Ruffato – che chi ricopre ruoli di responsabilità istituzionale dia il proprio contributo a una discussione che - se messa a tacere – potrebbe riservare brutte sorprese innanzitutto per tutti i cittadini del vicentino. Mi rifiuto di pensare che in questa fase delicatissima – ribadisce Alberto Bressan - dell’economia italiana e della situazione delle famiglie ci sia ancora chi, non riuscendo a trovare una sintesi ragionevole fra le diverse parti, immagini di risolvere il tutto mettendo sul piatto della trattativa tre nuove “careghe”, ossia i tre membri del consiglio di amministrazione della nuova società Energia Veneta. Tanto più che una simile operazione mette in crisi oltre all’immagine di tutti i Consorzi di bonifica del Veneto, anche la “solidità” della nuova legge sulla bonifica del 2009 che mette al primo posto il tema della razionalizzazione dei costi di gestione che genera maggiori fondi a disposizione per interventi a difesa del territorio. Ricordo a tutti – conclude Alberto Bressan - che con nuove “poltrone” non si evitano le alluvioni".

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