rotate-mobile
Ristrutturare

Si può ancora risparmiare il 90%: come ottenere il bonus facciata 2022

Chi può fare domanda, fino a quando, gli interventi ammessi

Il Bonus Facciata è uno sconto di carattere fiscale previsto nella Legge finanziaria. Ammonta a ben il 90% dei costi sostenuti (e opportunamente documentati) per intonacare e/o verniciare la facciata di palazzi e villini ma anche rifare impianti di illuminazione e ristrutturare balconi. ringhiere, grondaie e sistemare sottotraccia cavi o realizzare decori, comprende sia gli interventi straordinari di recupero o restauro, che l'ordinaria manutenzione.

La legge di Bilancio approvata da poco ha confermato il bonus facciate fino al 31 dicembre 2022 per le spese sostenute nell’anno in corso e con pagamento completato dei lavori entro il 31 dicembre 2021, indipendentemente dallo stato di completamento dei lavori previsti, permette di beneficiare del bonus facciate al 90%, aliquota prevista già nel 2021, l’aliquota agevolativa è scesa al 60%. per le imprese.

Il bonus

L’agevolazione fiscale consiste in una detrazione d’imposta per interventi finalizzati al recupero o restauro della facciata esterna degli edifici esistenti, di qualsiasi categoria catastale, compresi gli immobili strumentali. Gli edifici devono trovarsi nelle zone A e B, individuate dal decreto ministeriale n. 1444/1968, o in zone a queste assimilabili in base alla normativa regionale e ai regolamenti edilizi comunali.
Sono ammessi al beneficio esclusivamente gli interventi sulle strutture opache della facciata, su balconi o su ornamenti e fregi, compresi quelli di sola pulitura o tinteggiatura esterna. Il bonus non spetta, invece, per gli interventi effettuati sulle facciate interne dell’edificio, se non visibili dalla strada o da suolo ad uso pubblico.

A chi interessa
Possono usufruire dell’agevolazione tutti i contribuenti, residenti e non residenti nel territorio dello Stato, soggetti Irpef e soggetti passivi Ires, che possiedono a qualsiasi titolo l’immobile oggetto di intervento. La detrazione non spetta a chi possiede esclusivamente redditi assoggettati a tassazione separata o a imposta sostitutiva.

Quali vantaggi
La detrazione è riconosciuta nella misura del 90% delle spese documentate, sostenute ed effettuate tramite bonifico bancario o postale. Non sono previsti limiti massimi di spesa, né un limite massimo di detrazione.

Il bonus facciate è una detrazione del 90% che può essere applicata alle spese documentate sostenute per il recupero ed il restauro delle facciate degli edifici senza limiti di spesa. Con il bonus facciata è possibile procedere alla restaurazione dell’esterno non solo di palazzi condominiali, formati da almeno due unità abitative diverse, ma anche di case singole come ville o villette con una sola unità abitativa.

Mentre per gli interventi di restaurazione non si possono superare i 96.000 euro (nel caso dei condomini va considerata la spesa sostenuta per la singola unità), il bonus non ha alcun limite. In questo modo si possono mettere in sicurezza gli edifici e riqualificarli investendo di più, ma con rimborsi più alti.

Quando si applica il bonus fiscale

Lo sconto si applica anche alla manutenzione ordinaria. I lavori interessano tutti quegli interventi finalizzati al recupero della facciata degli edifici, come l’intonacatura, la verniciatura, il rifacimento di ringhiere, decorazioni, marmi di facciata, balconi.

A questi si vanno ad aggiungere impianti d’illuminazione, pluviali, cavi che portano il segnale televisivo. Sarà possibile dare un nuovo volto al palazzo o alla villetta tinteggiando, ma anche rinnovando i prospetti.

Tra questi non bisogna dimenticare la sostituzione dei pavimenti dei balconi, di balaustre e fregi, ma anche i canali di grondaie e tutti i sistemi di smaltimento delle acque piovane. Per migliorare la sicurezza, nel bonus sono inclusi anche i lavori per mettere sotto traccia i cavi elettrici esterni.

Come fare la domanda

Per quanto riguarda la domanda del bonus facciate, come avviene spesso per questa tipologia di agevolazione, non c’è una vera e propria domanda da compilare. La procedura è abbastanza semplice:

  • Si iniziano i lavori. Ci sarà quindi sicuramente un direttore dei lavori che effettuerà le varie comunicazioni al Comune laddove necessario;
  • Al termine dei lavori, i proprietari pagano il corrispettivo con un bonifico parlante, ossia un bonifico nella cui causale bisogna inserire vari dati (nome, P. Iva della ditta che ha effettuato i lavori, codice fiscale, ecc.);
  • La ditta emette una fattura dove è presenta l’apposita dicitura che richiama il bonus detrazione;
  • Nel momento in cui presenti la dichiarazione dei redditi, ossia l’anno successivo, devi consegnare al tuo consulente fiscale (Caf, commercialista, etc.) sia la fattura, sia la ricevuta del bonifico parlante.
  • A questo punto il tuo consulente fiscale può inserire la spesa nella tua dichiarazione dei redditi e inviarla all’Agenzia delle Entrate.
  • E' possibile anche accordarsi con una banca per l'anticipo dei pagamenti ai fornitori, questo però avrà un costo, ma consentirà di fare il lavori anche se non si ha il budget.

Il rimborso
Una volta compilata la dichiarazione dei redditi da parte del tuo consulente, di solito in primavera, tu non devi fare più nulla: devi solo attendere luglio/agosto. a questo punto riceverai il rimborso.

Prodotti online per la ristrutturazione delle facciate

Grondaie

Pittura per Esterno

Pistola a Spruzzo

Piastrelle mattonelle a incastro

Gel Antiruggine

Ringhiera Balcone

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Si può ancora risparmiare il 90%: come ottenere il bonus facciata 2022

VicenzaToday è in caricamento