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Vendita e Affitto

Donare la casa ai figli conviene?

E' consigliato in alcuni casi, ecco come fare, quanto costa

Qualunque tipo di donazione, sia che si tratti di un immobile o di una società, avviene mediante la stipula di un vero e proprio contratto. Il documento in questione deve essere redatto e firmato all’interno di uno studio notarile, alla presenza, oltre che del notaio anche di due testimoni.

Chi può fare la donazione?

La "conditio sine qua non" è essere proprietari del bene che si intende donare, quindi: avere piena capacità di disporre dell’immobile. A motivo di ciò non possono essere “donatori” i soggetti che non hanno raggiunto la maggiore età, gli inabilitati e gli interdetti. In molti casi il genitore che dona l’immobile al proprio figlio si conserva l’usufrutto dell’immobile, questo vuol dire che continua a vivere dentro casa.

Le spese

Non tutti lo sanno, ma quando si dona una casa ad un figlio non ci sono tasse di donazione da pagare, a meno che l'immobile non abbia un valore superiore al milione di euro. In quel caso si paga il 4% sull'eccedenza del valore. Le cose cambiano se la casa viene donata da uno zio ad un nipote, in quel caso l'imposta sull'eccedenza sarebbe del 6%, mentre per gli estranei è dell'8%. Esistono però le imposte di registro e catastali, nonché l’onorario del notaio.

I casi in cui la donazione conviene

La donazione della casa da parte dei genitori è consigliata in casi specifici: tre quelli più diffusi. E’ la soluzione ottimale quando non si è in presenza di altri figli, o legittimari, che potrebbero rivendicare quote dell’immobile; quando il figlio non corrisponde soldi ai genitori e quando i figli che ricevono la donazione non hanno intenzione di vendere la casa prima che siano trascorsi 20 anni.

Ricordiamo che la procedura descritta vale soltanto per i figli che non hanno compiuto 18 anni, perché per i maggiorenni l'atto segue le regole tradizionali previste negli acquisti tra privati.

Come fare la donazione della casa ai figli

Essendo la donazione un contratto a tutti gli effetti, è necessaria una manifestazione di consenso da parte dei firmatari. Nel caso della donazione a un minore, essendo questi incapace agire e di manifestare la propria volontà, al posto suo l’accettazione dovrà essere fornita dal giudice tutelare. 

Tasse sulla casa: prescrizione, sanzioni e controlli del Comune

Proprio per questo, prima di intestare una casa a un figlio minore, è sempre presentare un ricorso in tribunale, nella cancelleria del giudice tutelare, e chiedere di essere autorizzati alla donazione, manifestando tutti i vantaggi per il bambino.

Dopo aver presentato la richiesta il giudice valuta se concedere o meno l'autorizzazione. Un procedimento che nella maggior parte dei casi si svolge in maniera rapida. Dopo questo si passa all'appuntamento dal notaio per la firma del rogito. Per la donazione sarà necessaria la presenza di due testimoni, che di solito vengono procurati dallo stesso studio notarile.

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